Luisi (PDL) :"Il Cilento e Vallo di Diano devono avere il coraggio di cambiare"




Rosario Nicola Luisi, esponente PDL, commenta la "crisi italiana" e ne indica la "via d'uscita":

"Il bilancio in termini strutturali per la politica e soprattutto per i partiti nell’anno 2011 credo che sia stata deludente e mi auguro di essere esaustivo nella mia analisi che mi appropinquerò a esporre:
Probabilmente questo pensiero rischia di essere una ripetizione ma voglio riproporlo per onestà intellettuale, ” la politica partecipata” era questo il credo che ha fatto muovere le coscienze di tante persone che come me computavano con l’avvento di Forza Italia di cambiare le regole ataviche della politica nostrana e non…
Le voci: merito, valore, qualità, dovevano essere il dogma del rilancio di una nuova stagione politica….
Dal 1994 a oggi di tempo ne è passato qualche coraggioso tentativo di cambiare l’elefantiaca struttura della macchina amministrativa pubblica è stato fatto ma…
Siamo ai giorni nostri abbiamo da poco passato il guado del 2001, il rendiconto porta a fare delle considerazioni: abbiamo al momento un governo in carica non eletto dal popolo dicasi tecnico, un primo ministro Prof. Monti imposto dalla governance Europea “ vedi Francia e Germania”, un governo e un premier Silvio Berlusconi dimissionati non avendo avuto, di fatto, una sfiducia parlamentare…
Tre manovre: varate a luglio, agosto e dicembre 2011 (le prime due dal governo Berlusconi, l`ultima dal governo Monti), che raggiungeranno nel 2013, lanno dell`atteso pareggio di bilancio, la ragguardevole cifra di 76 miliardi.
E di questi giorni il bollettino economico della Banca d’Italia:
Peggiorano le prospettive dell'economia italiana, con un 2012 in pesante recessione - il Pil a -1,5% - e il 2013 a crescita zero.
Lo prevede la Banca d'Italia nel bollettino economico, spiegando che questo è lo scenario se lo spread Btp-Bund si mantiene stabile a circa 500 punti e restano le tensioni sul credito.
Anche se "c'è il rischio che un peggioramento delle aspettative, che determini un ulteriore inasprimento delle condizioni dei mercati del debito sovrano e del credito, possa portare a una flessione più accentuata.
I giovani che si sentono sempre di più vecchi… incapaci di progettare un proprio futuro meno famiglie… meno figli… aumenta la percentuale di quelli che il lavoro non lo cerca proprio più… E i nostri genitori diventano sempre di più gli ammortizzatori sociali… per una società che ha perso la speranza… di credere…
L’assuefazione ad ascoltare notizie negative diventa sempre di più un live motive giornaliero…. I consumi si sono ridotti con percentuali spaventose…
I suicidi, la perdita d’identità di persone che con lo scoramento non vedono più la via d’uscita…

Questo è la pagina buia dell’Italia e anche di buona parte dell’Europa…

Esiste un'altra via:
Come scrivono: Mauro Bonaiuti, Joan Martinez, AlierFrancois Schneider, economisti eterodossi.

- Sostenere, praticare e istituzionalizzare la condivisione del lavoro (Job Sharing)
vedi Luxotica.
- Muovere verso una riforma delle Istituzioni internazionali, nazionali e locali, favorendo relazioni impronte alla cooperazione.
- Sostenere il lavoro domestico, volontario, e la creazioni di reti di economia sociale e solidale.
- Prevenire la paura della riconversione supportando la ricerca e l'innovazione alla frugalità e alla riconversione energetica e tecnologica.
- Sostenere la riduzione nell'uso di risorse, la condivisione di beni e servizi, il riutilizzo e più in generale modelli culturali e stili di vita orientati alla sobrietà e alla gioia di vivere.
- Ridurre le ineguaglianze attraverso la redistribuzione della ricchezza e delle conoscenze nei paesi del Nord, del Sud, e tra Nord e Sud.
- Rilocalizzare l'economia, riducendo la polarizzazione tra centro e periferia, tra città e campagna, e valorizzando risorse e conoscenze locali.
- Incoraggiare la ricerca transdisciplinare e le pratiche sperimentali per la transizione verso una società ecologicamente e socialmente sostenibile.

Questo cambiamento anche etico delle relazioni tra pubblico e privato può essere quel modello “La politica partecipata” da cui siamo partiti in precedenza.

Quindi in una fase di forti mutamenti L’Italia sicuramente sarà protagonista, perché noi saremo sempre il paese di santi, poeti e navigatori.

I miei progetti… cercherò come ho fatto sempre di intercettare le innovazioni per la mia terra e consegnare se ci saranno le condizioni per la prossima tornata elettorale amministrativa un messaggio di rispetto e trasparenza di orgoglio e d’identità per i cittadini Salesi che solo con uno scatto di freschezza politica, potranno sperare in un futuro migliore.
Sono convinto che la nostra area: Vallo di Diano - Cilento dovrà cogliere le opportunità e i messaggi che il sistema economico ci sta inviando, abbiamo già dato delle forti indicazioni con l’associazione CilenVallo, sulla vocazione del Vallo di Diano e del Cilento… sfruttando quello che madre natura ci ha donato… vedi turismo eco-sostenibile… un esempio e la proposta di istituire un“ Ippovia sulla tratta ferrata Sicignano-Lagonegro”.
Molti plausi… ma bisogna avere il coraggio nel cambiamento…

Perché come diceva Denis Waitley

"Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”.

Io voglio assumermi le mie responsabilità.

- Rosario Nicola Luisi - 


-vallonotizie24-

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