Coronavirus. Macchinario per analisi tamponi al laboratorio di Polla: decisione arenata. Si spinge verso altri territori

Se si esaminano i documenti pubblicati sull’Albo Pretorio dell’Asl Salerno è purtroppo evidente che non c’è alcuna volontà e possibilità di ricevere per il laboratorio analisi del “Curto” i macchinari utili ad esaminare i tamponi molecolari per l’individuazione del Sars Cov2. La gara indetta dall’Asl Salerno nello scorso mese di agosto per le apparecchiature da destinare ai presidi ospedalieri di Vallo della Lucania, Sapri,  Polla, Battipaglia e Sarno  è andata deserta. Nessuno ha presentato alcuna offerta per la dotazione dei macchinari utili per esaminare i tamponi rapidi molecolari. L’Asl Salerno in evidente affanno per l’analisi dei tamponi e la comunicazione degli esiti, criticità evidenziata dallo stesso De Luca nel corso della sua diretta facebook del venerdì, ha pubblicato nei giorni scorsi un avviso pubblico per formare una short list di laboratori accreditati privati disponibili a “coprire” la richiesta di tamponi che cresce sempre di più. Ebbene l’avviso è scaduto il 22 ottobre e sono 5 i laboratori riportati nel documento pubblicato sul sito dell’Asl Salerno. Una short list, precisa l’Asl “aperta ad eventuali altre richieste”, che ha un costo oneroso: 480 mila euro per un mese. “Riferito ad una mensilità, per le motivazioni innanzi riportate, si legge nel documento, relative alla flessibilità della durata della Short List, è pari ad 480.000,00 Euro e farà carico sul Conto Economico “Altri servizi sanitari da privato”. Inoltre nei mesi scorsi la Regione Campania aveva dato mandato alla Soresa di indire una gara d’appalto per l’acquisto di 5 macchinari per lo sviluppo di tampone molecolari per   l’individuazione del Sars Cov2 da destinare alle strutture ospedaliere campane. L’unico ospedale dell’Asl di Salerno individuato per la dotazione del macchinario utile all’esame di tamponi molecolari è quello di Agropoli, dove attualmente non è destinato nuovo personale e verso il quale si sta chiaramente spingendo a discapito ancora una volta del Vallo di Diano e dell’ospedale di Polla verso il quale si sta attuando una “politica” delle promesse (mai mantenute) e delle prese in giro. Emblematico è il caso del reparto “Covid” del “Curto” di Polla pronto e non utilizzato per la mancata autorizzazione da parte della Direzione Strategica dell’Asl Salerno. -ITALIA2TV-

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