Certosa di Padula, controlli anti-Covid: «Hanno misurato la febbre anche al cane»


I controlli per evitare il contagio Covid si differenziano di luogo in luogo, in alcuni punti (purtroppo) sono un po' meno serrati, in altri rasentano l'assurdo. Per accedere alla Certosa di Padula - dove dopo l'apertura c'è un grande afflusso di turisti anche grazie agli ampi spazi e ai controlli continui - la febbre viene misurata prima dell'acquisto del biglietto e in alcuni casi anche dopo. Tramite i commenti su Tripadvisor arriva anche una storia quantomeno particolare. Lo scrive Cinzia, dopo aver visitato il monumento certosino: «Certosa è un enorme complesso con ambienti ricchi di storia e di arte. Piccolo, ma interessante anche il museo archeologico annesso. Speravamo di poter fare il biglietto cumulativo per visitare il Museo di Joe Petrosino, ma ci è stato detto che era chiuso, così come il Sacrario dei Trecento. Avendo un cagnolino di taglia media ci è stato detto che bisognava tenerlo in braccio e questo ha reso la nostra visita un po' faticosa. Ma la cosa comica è stata la richiesta che anche il cagnolino misurasse la temperatura. All'inizio pensavamo che l'addetta scherzasse, ma lei ci ha assicurato di no. Naturalmente lo scanner non riusciva a leggere il volto dell'animale e abbiamo anche fatto notare che la temperatura di un cane non è uguale a quella degli umani».La signora - contattata nuovamente - ha confermato la versione. Dalla Certosa invece non trovano conferna in questa vesione e qualcuno pensa che qualche custode potrebbe averlo fatto per scherzo. -ilmattino.it-

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