Sala Consilina, parte la campagna "Non mi abbandonare" per un migliore smaltimento dei DPI


É partita a Sala Consilina la campagna "non mi abbandonare" da una collaborazione tra il Comune e l'ANTA (Associazione Nazionale di Tutela Ambientale) per combattere l'inciviltà di chi preferisce liberarsi di guanti e mascherine gettandoli a terra anziché smaltirli correttamente nell'indifferenziata. Se non stiamo attenti all'emergenza sanitaria potrebbe far seguito un rischio di inquinamento ambientale che diventa ancora più serio nella fase2 in cui è imposto a tutti i cittadini, grandi e piccoli, di indossarli per poter circolare. Considerando il malcostume, ormai generalizzato, dell'abbandono indiscriminato dei rifiuti per strada è facile immaginare, da qui a qualche mese, scenari terribili di guanti e mascherine lasciati per terra e trasportati dal vento. Senza tralasciare che i rifiuti contaminati potrebbero diffondere ulteriormente il contagio. Dalla necessità di estirpare condotte sconsiderate che potrebbero compromettere seriamente l’ecosistema è nata la campagna "Non mi abbandonare. Con cui l’Associazione, presieduta da Amalia De Maio, e il consigliere delegato all’Ambiente Nicola Colucci, coinvolgeranno l'Amministrazione e i cittadini di Sala Consilina invitandoli a tenere comportamenti che possano prevenire e contenere i rischi di inquinamento. "La prevenzione - dicono i promotori dell'iniziativa - passa dalla predisposizione di appositi cestini di raccolta all’uscita degli uffici pubblici, supermercati, negozi, luoghi di ristorazione da asporto, e da una indifferibile campagna di sensibilizzazione. Che divengono l’unico limite ad un potenziale ma significativo pericolo per la salute pubblica. Il rischio di una dispersione oltre che di un accumulo incondizionato nell’ambiente di guanti e mascherine è certamente insostenibile e allo stesso tempo altamente contaminante per le diverse matrici ambientali come acqua, terra e aria. Si pensi ad esempio - spiegano - agli effetti e alle proporzioni in termini di contagio che tale smaltimento incontrollato potrebbe avere sui corpi idrici superficiali e sui relativi punti di recapito, sulle spiagge, sugli acquedotti, sui sistemi fognari". Rosa ROMANO -unotv-

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