Coltivazioni non professionali: il Codacons chiede possibilità di spostamenti verso orti familiari ed aziende vivaistiche


Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Codacons Vallo di Diano – Settore Agricoltura, a firma del responsabile Salvatore Gasparro “Come responsabile del Settore Agricoltura Codacons per il Vallo di Diano vorrei focalizzare l’attenzione sulle problematiche e sulle limitazioni riguardanti le coltivazioni non professionali (ma non meno importanti) degli orti familiari per la sussistenza familiare e tutela ambientale. Le attuali delibere consentono la coltivazione dei terreni da parte di professionisti mentre per hobbisti e per orti familiari solo se i terreni sono nelle immediate vicinanze della propria abitazione. L’agricoltura non professionale, spesso sottovalutata dalle normative, non è di minore importanza in quanto i prodotti derivanti incidono fortemente sul bilancio familiare di chi la pratica. Quest’anno, le produzioni familiari, sembrerebbero assumere ancora più importanza in funzione sia del calo dei redditi conseguenti al blocco delle varie attività che dalle previsioni sulla reperibilità e sul prezzo degli ortaggi che non lascia intendere nulla di buono. L’agricoltura familiare è di notevole importanza e supporto anche alle aziende vivaistiche produttrici di piantine da ortaggio assorbendo gran parte della loro produzione. L’agricoltura familiare ha bisogno di supporto da parte degli organi di Governo. In quasi tutta la Regione è questo il momento della preparazione dei terreni e della messa a dimora delle piantine che in luglio-agosto-settembre daranno i loro frutti, ritardare queste operazioni significa compromettere le produzioni dell’agricoltura familiare, significa un duro colpo al bilancio domestico, significa aggravare ulteriormente il vivaismo professionale. La nostra associazione pertanto chiede di prendere in considerazione a livello regionale la possibilità di inserire in modo celere in Decreto la possibilità di spostamenti alle persone (unitamente a familiari conviventi) dalle proprie abitazioni verso i propri orti familiari ed aziende vivaistiche per l’acquisto di sementi e piantine, anche se distanti da casa o in altro Comune, ferme restanti tutte le precauzioni ed i dpi del caso nonché la documentazione per gli spostamenti (autocertificazione)”. Salvatore Gasparro

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