Arriva al Curto con difficoltà a respirare. Rifiuta i tampone e torna a casa. Denunciato


Non sembra chiaro a tutti quanto pericoloso sia il Covid 19, almeno visto quanto accaduto all’ospedale di Polla la notte scorsa quando una persona proveniente da un comune in isolamento per l’alta percentuale di contagiati è giunta in ospedale in stato di agitazione e con difficoltà respiratorie, pare accompagnato da altre persone che sarebbero poi andate via. Immediatamente i sanitari, dotatisi dei dispositivi di protezione individuale, hanno soccorso l’uomo. Sottoposto ad esame EGA per verificare la pressione dei gas arteriosi con parametri risultati nella norma, i sanitari hanno deciso di effettuare il tampone per verificare eventuale caso di contagio da coronavirus. Esame che il paziente si è rifiutato di effettuare chiedendo di lasciare l’ospedale, nonostante il diniego di dimissioni da parte del medico. L’uomo, dopo aver sottoscritto il modulo di autodimisisoni, ha lasciato il presidio con i sanitari che hanno consigliato la messa in isolamento volontario. Il comportamento dell’uomo e la provenienza da comune sottoposto a specifiche restrizioni, ha spinto i sanitari ad allertare i carabinieri per le verifiche e a denunciare l’uomo. Una presa di posizione necessaria anche perché avendo rifiutato di effettuare il test ha messo in serio pericolo la propria e l’altrui salute, senza considerare i rischi corsi dagli stessi sanitari che sono giunti in suo soccorso, seppur dotati degli appositi DPI. Si dimentica spesso che i sanitari in campo al Luigi Curto come in tutti gli ospedali italiani, hanno rinunciato ad avere contatti con le proprie famiglie che siano compagni, figli, genitori per salvare le nostre vite. I sanitari del Luigi Curto stanno facendo incredibili sacrifici per cercare di far fronte all’emergenza che vede il Vallo di Diano tra le aree più colpite. Una situazione che, almeno nel brevissimo periodo potrebbe non trovare una rapida e positiva soluzione. I medici, gli infermieri e tutti gli operatori in servizio, seppur tra mille difficoltà, sono sempre in campo e lottano anche contro la paura, facendo prevalere l’amore per il proprio lavoro e per i cittadini valdianesi. Un insignificante sacrificio da parte nostra, come il rispetto delle regole, è doveroso in primis per rispetto del grande lavoro dei sanitari. 
 Anna Maria CAVA -unotv-

Commenti