Il Comune di Sassano vince il ricorso al Tar contro il Difensore Civico ed il Commissario ad Acta. Soddisfatto Pellegrino


Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione distaccata di Salerno, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Sassano, difeso dall’avvocato Nicola Senatore, ed ha annullato gli atti adottati dal Commissario ad acta, Marialuigia Vitagliano, nominata dal Difensore Civico regionale Giuseppe Fortunato, che ha annullato e sostituito il Regolamento comunale sulla partecipazione, adottato dal Consiglio comunale di Sassano il 31 luglio 2019. In particolare, nel ricorso presentato dal sindaco Tommaso Pellegrino si chiedeva l’annullamento del decreto del Difensore Civico, con cui si nominava il Commissario ad acta, e della delibera commissariale del 30 settembre 2019, recante l’annullamento del “Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione” del Comune di Sassano. Nel ricorso si sottolineava, tra l’altro che, in base alla legge regionale istitutiva dell’organo amministrativo, “se il Difensore Civico accerta che l’atto per il quale è stato sollecitato il suo intervento sia un atto dovuto omesso illegittimamente, ha l’obbligo di chiedere al Presidente della giunta regionale la nomina di un Commissario ad acta per l’adozione dell’atto omesso”. Inoltre, in caso di ritardo o omissione di atti obbligatori, l’ente locale deve essere invitato a provvedere entro un termine necessario. Quanto al primo rilievo, puntualmente svolto in ricorso e considerato risolutivo dal Tar, è emerso con chiarezza che il Difensore Civico ha inteso nominare esso stesso il Commissario ad acta, senza richiederne la nomina al Presidente della Giunta regionale, e cioè all’organo politico che, in base alla giurisprudenza costituzionale, è il solo titolato ad esercitare poteri sostitutivi che determinino lo spostamento eccezionale di competenze incidenti su enti politicamente rappresentativi. Sulla base di tutto ciò, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione distaccata di Salerno, considerando l’atto di natura discrezionale e di espressione valoriale, ha definitivamente accolto il ricorso presentato dal Comune di Sassano ed ha annullato gli atti adottati dal Commissario ad acta. “Esprimo soddisfazione e gioia per la sentenza del TAR Campania, che dà pienamente ragione al Comune di Sassano”, ha dichiarato il Sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino. “Questa sentenza rappresenta la vittoria delle Istituzioni democraticamente elette, oltre ad essere l’ennesima risposta a chi ha fatto dell’odio, dell’invidia e della cattiveria la principale ragione di vita. Abbiamo subito una violenza gratuita e irrazionale e grazie ad una Giustizia che fortunatamente in Italia funziona, è stata scongiurata un’azione illegittima. Esprimo un particolare grazie all’Avvocato Nicola Senatore che con competenza e professionalità ha seguito la vicenda giudiziaria; grazie a coloro che non hanno mai avuto dubbi sulla serietà della nostra condotta amministrativa; grazie a quella Stampa che con serietà si è occupata della vicenda. Inoltre, esprimo la mia condivisione per l’azione legale intrapresa dal Presidente De Luca contro le decisioni del Difensore Civico Regionale”, ha concluso il Sindaco Pellegrino.-italia2tv-

Commenti

  1. Il Comune di Sassano (SA), da anni, non ha avuto e, ahinoi, ancora non ha il Regolamento che avrebbe consentito ai cittadini di essere protagonisti dell'azione politica, pur essendo stato invitato il 18 ottobre 2018 dal Difensore Civico Regionale a dotarsi dell’obbligatorio regolamento. Il 30 luglio 2019, il Difensore civico della Regione Campania, dott. G. Fortunato, ha nominato il Commissario ad acta per provvedere all’ostinata inadempienza del governo sassanese. Il “Regolamento” lasciato in eredita’ dal commissario e’ un esempio di come dovrebbero essere redatti i regolamenti e rappresenta un novita’ assoluta per il funzionamento degli istituti e degli organismi di partecipazione popolare. All’idomani della nomina, il consiglio comunale pensa di rimediare approvando un regolamento che manca di molti provvedimenti importanti e che di fatto lo rendono uno strumento inutile. Mi rendo conto che leggere e confrontare i due regolamenti sia abbastanza impegnativo ma, vi invito a farlo, perche’ e’ fondamentale per rendersi conto della netta differenza. Il ricorso al TAR di Salerno produce una sentenza alquanto discutibile: non nega che il Comune di Sassano sia stato inadempiente, ma annulla il “Regolamento” perche’ sostiene che a nominare il commissario ad acta debba essere il Presidente della Regione Campania. A questo punto non si puo che accettare la sentenza del TAR, per il momento, e attendere fiduciosi, constatando che purtroppo della vicenda si e’ parlato di tutto tranne che dei contenuti. Il sindaco Pellegrino, non contento ed in spregio alla posizione che occupa, non ha resistito al deplorevole ritornello di esternazioni vittimistiche ed offensive, dichiarando che la sentenza favorevole e’ una risposta a chi “ha fatto dell’odio, dell’invidia e della cattiveria la principale ragione di vita”. Aggiungendo di aver subito una violenza gratuita e irrazionale. Speriamo voglia chiarire il significato di queste esternazioni, tanto gravi quanto inaccettabili e vergognose, non degne di un uomo delle Istituzioni e che rischiano di attivare uno scontro che non ha nessun senso per il bene comune. La vicenda presenta molti punti oscuri, che, forse, coloro che hanno approvato il regolamento all'indomani della nomina del commissario ad acta, dovrebbero sentirsi in dovere di chiarire. Sono richieste quasi inutili, lo sappiamo, ma almeno mostrino dignita’ morale e formale, schierandosi a favore del Dissenso, linfa vitale per la Democrazia, e contro la sua criminalizzazione. “Alle istituzioni e ai singoli cittadini compete prevenire e contrastare l’incitamento all'odio e alla violenza” (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana).

    Isidoro Feliciello

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