Nella grotta di Polla è da poco terminata la campagna di scavi degli archeologi dell’Università del Molise che da anni lavorano nel sito. Tra i vari ritrovamenti (teschi, ceramiche, suppellettili) anche un vaso in ceramica che è unico in Italia. La notizia la riporta Il Mattin di Salerno secondo cui la professoressa Antonella Minelli, che guida l’equipe, avrebbe rivelato il tutto. Il vaso è di ceramica, viene studiato dall’esperto Pasquale Marino. Le decorazioni presenti sul vaso non hanno confronti con altri contesti archeologici italiani, in base al luogo dovrebbe essere età del Rame (neolitico) ma è un unicum italiano e gli studiosi (il resto dell’equipe è formato da Martina Armenti, Andrea di Meo e Lucia di Menna) deve risolvere un vero e proprio rebus. Questo anche sulle modalità di realizzazione del vaso da parte dell’«artigiano» con cotture speciali. Un genio del neolitico? Questo è uno dei tesori ritrovati nella grotta di Polla che sarà studiata ancora nei prossimi tre anni in accordo con la Sovraintendenza. Il progetto è curato dall’assessore del Comune di Polla, Maria Citarella. Fondamentale la collaborazione del Gopi Protezione civile guidato da Angelo Caso, e del Forum dei giovani di Polla con il presidente Mario Loviso anche per un accordo di laboratori nella grotta con gli archeologi che sono stati cosi ben accolti dalla cittadinanza da essere ospiti in diverse abitazioni private. «Per il bene di Polla e dello studio delle nostre origini», fanno sapere i cittadini. -giornalecilento.it-
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