Sant'Arsenio, mensa scolastica non attiva. Il gruppo Si Cambia incalza l'amministrazione


Polemica a Sant'Arsenio per la mancata attivazione del servizio di Mensa Scolastica. Il gruppo di opposizione Si Cambia, si rivolge all'amministrazione comunale per un ritardo che, secondo quanto evidenziano dal gruppo, potrebbe impedire ai bambini delle scuole santarsenesi di usufruire del servizio anche per il mese di ottobre. In un manifesto pubblico, infatti, nella parte finale, i consiglieri del gruppo Si Cambia evidenziano come Ad ottobre, solo a Sant'Arsenio non si mangia a scuola". Ricordando come il precedente accordo per l'anno scolastico 2018/2019 si era concluso il 31 maggio, Arsenio Spera, Nicola Costa e Luigi Pandolfo, evidenziano come l'iter procedurale per l'attivazione della gara di appalto per la gestione del servizio di refezione scolastica, sia partito solo l'8 agosto, quindi a poco più di un mese dall'inizio delle attività scolastiche. "Il compito di un'amministrazione comunale - scrivono - è quello di programmare nei giusti tempi i servizi da fornire ai cittadini. Invece - continuano nello scritto - dobbiamo constatare, ancora una volta, la scarsa attenzione su alcune tematiche. " Chiedendosi quindi quando aprirà la mensa scolastica evidenziano come, visti i ritardi nell'attivazione dell'iter, ipotizzano che, l'attività possa non essere avviata prima del mese di novembre. Per i consiglieri del gruppo Si Cambia, l'amministrazione ha agito in considerevole ritardo anche perché, ricordano Pandolfo, Costa e Spera, era noto da tempo che l'accordo per la gestione del servizio aveva come scadenza per lo scorso maggio e invece si è atteso due mesi dalla scadenza epr dare inizio all'iter. Un ritardo che per Si Cambia è frutto di scarsa programmazione, penalizzando i bambini che frequentano le scuole primarie e dell'infanzia e le loro famiglie. "Il tema della scuola - denunciano dal gruppo, non sembra essere d'interesse per questa maggioranza. Gli studenti sono rientrati nelle aule dopo una sanificazione solo parziale delle aule. Senza dimenticare il rischio in corso dell'accorpamento delle scuole medie ad altri istituti a cui si aggiunge ora anche la richiesta del Comune di San Pietro al Tanagro, alla Provincia della sede distaccate delle scuole medie, che l'ente ha concesso e - continuano - visto che non siamo in un periodo storico di crescita demografica si possono già immaginare gli scenari non proprio rosei per il nostro istituto e per ala comunità. Non chiediamo - scrivono in conclusione - risposte retoriche ma evidenziamo mancanze di attenzioni verso servizi essenziali Anna Maria CAVA -unotv-

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