Incompatibile alla carica di consigliere per un debito tributario. A Casalbuono decade Francesco Romano
Si è tenuto ieri sera, nella sala consiliare di via Roma, il Consiglio comunale di Casalbuono. Al centro dell’assise comunale, la vicenda che riguardava la convalida a consigliere comunale di Francesco Romano, candidato a sindaco nell’ultima competizione elettorale che ha visto la conquista dello scranno municipale da parte di Carmine Adinolfi. Romano, secondo l’articolo 63 del Testo Unico Enti Locali, comma 4, è da ritenersi incompatibile al ruolo in quanto sussisterebbe una pendenza in materia tributaria.
Pendenza che, come spiegato dalla maggioranza consiliare guidata da Carmine Adinolfi, riguarderebbe alcuni tributi legati alle aliquote comunali.
In precedenza, era stato chiesto a Romano di presentare entro 10 giorni una sua memoria e chiarire la questione. Memoria presentata regolarmente ma che, secondo la maggioranza consiliare, non è bastata a mettere la parola fine alla vicenda. L’Amministrazione ha infatti chiesto al neo eletto di risolvere le pendenze tributarie e procedere così alla convalida dell’elezione.
Invito non accettato da Romano che, tra l’altro, non si è presentato in Consiglio. Nei giorni scorsi, infatti, lo stesso ha chiarito la sua posizione annunciando una serie di ricorsi. Le pendenze, infatti, sarebbero frutto di una serie di errori di calcolo.
Il diniego di Romano ha comportato così, ieri sera, la sua decadenza in Consiglio comunale. Voto contrario è giunto dalla minoranza consiliare rappresentata da Biagio Mango e Massimo Pace.
“Non ha provveduto al pagamento dopo tre ingiunzioni – ha dichiarato il sindaco Adinolfi – quindi, non esistono più le condizioni per la sua convalida a consigliere. Voglio sottolineare che si è cercato di rispettare la privacy ma bisogna ricordare che ricopriamo un ruolo pubblico. In maniera rispettosa ho evitato di riportare le somme ma per il resto la legge ci impone di effettuare le dovute verifiche”.
Distanza è stata espressa dal gruppo di minoranza che ha sottolineato di non voler entrare nel merito giurisprudenziale della questione ma di cercare di evitare la decadenza di un loro membro.
Nella stessa seduta, infine, è stato votato il Rendiconto di Gestione 2018.
– Claudia Monaco –ondanews-
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