Sanità, il sud della provincia salernitana torna a chiedere l’istituzione della seconda ASL


Il territorio a sud della provincia di Salerno, ricadente nel territorio del Parco N\azionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni, fa retro front e torna a chiedere l’istituzione della seconda asl salernitana. Con un documento sottoscritto dai Presidenti delle Comunità Montane Bussento – Lambro e Mingardo, Gelbison e Cervati, Alento – Montestella, Calore Salernitano, Vallo di Diano, Tanagro – Alto e Medio Sele e Alburni, ed indirizzato al Presidente della Regione Campania, alla Giunta e al Consiglio Regionale, i proponenti chiedono di istituire una seconda Azienda Sanitaria Locale in Provincia di Salerno che comprenda tutti i comuni che fanno parte del Parco Nazionale. Ad annunciarlo con grande soddisfazione è Simone Valiante, ex parlamentare e presidente di Consac Infrastrutture che parla di “Una scelta giusta che difende il territorio e rende onore alla memoria ed alle battaglie di mio padre”. Secondo i massimi rappresentanti delle Comunità Montane, la soppressione dell’Azienda Sanitaria Locale Sa/3 ha lentamente indebolito il tessuto dell’offerta sanitaria nell’aree a Sud della Provincia di Salerno, che in gran parte coincidono con quelle interne della Provincia. Inoltre tale indebolimento ha contribuito all’eliminazione di molti servizi essenziali, in zone caratterizzate da una forte depressione economica e demografica. È intenzione inoltre dei Presidenti delle Comunità Montane chiedere la convocazione di un’Assemblea dei Sindaci del Parco per discutere dell’argomento alla presenza dei Consiglieri Regionali ai quali verrà chiesto di promuovere una legge che preveda l’istituzione di una nuova ASL. Tra i firmatari della richiesta anche il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta: “Ci siamo resi conto che la soppressione dell’Asl – Sa3 non ha portato alcun beneficio per i nostri territori – ha dichiarato infatti Accetta– anzi, siamo condizionati dalle scelte dei grandi centri”. Valiante chiede che sull’argomento si pronunci al più presto la Comunità del Parco in attesa di auspicabili segnali dalla Regione.-italia2tv-

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