Il Testo Unico degli Enti Locali prevede il rispetto della parità tra donne e uomini nella nomina dei componenti della Giunta da parte del Sindaco, ed inoltre la legge Delrio del 2014 stabilisce che nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3 mila abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in modo inferiore al 40%”. Ebbene nel Vallo di Diano ci sono alcune giunte comunali che non rispettano la legge. Le nomine degli assessori o il conferimento delle deleghe può avvenire secondo logiche “politiche” o tenendo conto dei requisiti professionali. Nessuna delle due motivazioni ha spinto alcuni primi cittadini del territorio ad inserire nelle giunte comunali una o più donne. Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 406/2016, ha osservato che l’effettiva impossibilità di assicurare nella composizione della giunta comunale la presenza dei due generi nella misura stabilita dalla legge deve essere “adeguatamente provata”. Nel dettaglio i comuni che non hanno una rappresentanza femminile in giunta sono Atena Lucana e Sant’Arsenio. In entrambi i casi i gruppi di opposizione hanno sollevato diverse critiche nelle scelte di composizione della giunta e dell’assegnazione delle deleghe da parte dei rispettivi sindaci. Da ultimo, il gruppo di opposizione a Sant’Arsenio, ha scritto un reclamo al Prefetto di Salerno nel quale si chiede di “valutare il comportamento del sindaco e della giunta comunale ed eventualmente adottare i provvedimenti di qualsivoglia genere per rispettare quanto previsto dalla legge sulle pari opportunità”. Da segnalare inoltre quanto accaduto nei giorni scorsi: il Tar della Basilicata ha accolto il ricorso presentato da un’elettrice di Vietri di Potenza e da una consigliera di parità della Regione Basilicata contro il Comune di Vietri di Potenza con la quale si chiedeva l’annullamento del decreto di nomina degli assessori per la composizione della Giunta comunale, in rifermento all’assenza di donne.-ITALIA2TV-
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