Ritrovato il Gesù Bambino rubato nella Chiesa di “San Pietro apostolo” a Sala Consilina


C’è anche la statua in legno raffigurante il Gesù bambino di 50 cm ed un incensiere in argento sbalzato rubato nel marzo dello scorso anno nella Chiesa di “San Pietro apostolo” di Sala Consilina tra i 100 beni recuperati dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con l’operazione “Start Up”. Un bottino da 7 milioni di euro frutto di 24 furti in Chiese e istituti religiosi di tutta Italia, diversi anche nel salernitano. Rivelano i Procuratori della Repubblica di Isernia e di Velletri, Paolo Albano e Francesco Prete, che le indagini hanno consentito di individuare una banda che operava nella zona di Napoli e “un ricettatore e una famiglia di collezionisti affetti quasi da una mania compulsiva” di accumulo di oggetti sacri. “Tutto è partito con il furto di un crocifisso in una piccola chiesetta sperduta in Molise e un testimone che aveva visto due personaggi allontanarsi – spiega il procuratore Albano – Mai pensavamo di arrivare a questi risultati. L’abbiamo chiamata Operazione Start Up proprio per quanto velocemente è cresciuta” in numero di opere e valore.Il furto avvenne nella Chiesa di “San Pietro apostolo” a Sala Consilina nel mese di marzo. Le nostre telecamere giunte sul posto documentarono il dispiacere dei fedeli per il furto sacrilego. I ladri erano entrati in azione tra le 10 e le 13 del 3 marzo 2016. I ladri erano riusciti a portare via due bambinelli in legno ed un incensiere in argento. I due bambinelli in legno furono letteralmente “strappati” dalle braccia delle statue della Madonna del Carmine e di San Giuseppe, ed in particolare quello della Madonna del Carmine, di particolare pregio, era del ‘700, opera di Giacomo Colombo. Ma al di là del valore degli oggetti asportati, il furto fu un vero e proprio colpo al cuore per la comunità di Sala Consilina dal punto di vista affettivo, per il particolare legame dei salesi con la Madonna del Carmine.-italia2tv-

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