Dodici sindaci su diciannove, in rappresentanza di altrettanti comuni, hanno preso parte ieri pomeriggio alla conferenza dei sindaci del Distretto Sanitario di Sala Consilina, convocata dal sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, in qualità di Presidente, all’indomani della pubblicazione della bozza dell’atto aziendale dell’Asl Salerno. Oggetto della discussione, durata circa 3 ore, sono stati i punti del documento che lasciano prevedere la possibile soppressione di alcuni servizi ed il declassamento di alcune unità operative dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla.
“Chiederemo – ha sottolineato Francesco Cavallone – al Direttore Generale dell’Asl di lasciare in vita il Ser.T. di Sant’Arsenio, che nell’atto aziendale non compare più, e anche di lasciare inalterata l’organizzazione del Sevizio Psichiatrico Diagnosi e Cura che, depotenziato, dovrebbe essere trasferito da Sant’Arsenio a Polla con l’attivazione di 8 posti letto a supporto della rete psichiatrica dell’Asl”. Si è discusso anche del declassamento del reparto di pneumologia e del centro trasfusionale ad unità semplici. “Anche in questo caso – continua Cavallone – la scelta fatta non ci trova affatto d’accordo e ci batteremo affinché si faccia un passo indietro sul declassamento”.
L’atto aziendale prevede anche una Unità di cure primarie da attivare nella struttura dell’ex ospedale di Sant’Arsenio. Le Unità di cure primarie (Ucp) sono associazioni di medicina generale nate per fornire assistenza. In particolare ci si può rivoglere alle Ucp per tutte quelle problematiche che vengono classificate come codice bianco, cioè non gravi, come, ad esempio, una ferita superficiale. I sindaci nel documento stilato al termine dell’incontro chiederanno di prevedere l’apertura, oltre a quella di Sant’Arsenio anche di una seconda Unità di cure primarie nell’area sud del Vallo di Diano.
– Erminio Cioffi – ondanews
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