Sala Consilina, sotto i riflettori c’è il tema del lavoro: illustri relatori ma manca il pubblico

Finalmente il tema del lavoro torna sotto i riflettori nel Vallo di Diano, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale di Sala Consilina, la Banca Monte Pruno e l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Sala Consilina. Agli organizzatori va il merito di aver portato nel Vallo di Diano l’Assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri, l’ex Segretario Generale Nazionale CISL Raffaele Bonanni, e lo scrittore e presidente gruppo Techedge Edoardo Narduzzi, che hanno preso parte al convegno moderato da Raffaele Marmo, giornalista del Quotidiano Nazionale e Presidente Miowelfare.Davvero interlocutori di prestigio per affrontare il tema di stretta attualità “Sud, lavoro e politiche attive: la via Campana al Jobs Act” , alla presenza tra gli altri di Antonio Pandolfo, Responsabile Aree Territoriali Banca Monte Pruno, e Gaetano Romanelli, Presidente dell’Ordine Commercialisti ed Esperti Contabili di Sala Consilina. A fare gli onori di casa c’erano il Sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, e dell’Assessore Comunale alle Politiche Produttive ed all’ambiente, Vincenzo Garofalo. Insomma uno sforzo organizzativo notevole per una iniziativa meritevole, pubblicizzata nei giorni scorsi dalle testate giornalistiche locali. Unico assente il pubblico. Le sedie vuote dell’Aula Magna dell’ITIS “Gatta” di Sala Consilina fanno male, perché mal rappresentano il Vallo di Diano ed esprimono un vuoto di interesse e partecipazione che sconfina nella rassegnazione e nella perdita della speranza. Possibile che con un tale tavolo di relatori non ci fossero domande da fare, risposte da ottenere? Ed i giovani, dove erano ieri sera, visto che il convegno si svolgeva in una scuola? Speriamo fossero tutti impegnati al lavoro o nello studio, ma sappiamo che non è così. Non solo la politica ma un po’ tutti dovrebbero interrogarsi su questa grave mancanza di partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica, sulle sue cause e sulle sue conseguenze. Quello di ieri ne è l’ennesimo campanello d’allarme. Ma forse è vero, come ha scritto Giuseppe, che ormai si appartiene tutti ad una nuova generazione: “quella che fa la rivoluzione su Facebook, ma solo dall 8.30 alle 12.30… e poi… tutti a pranzo!”.-italia2tv-

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