Ortopedia a rischio chiusura. I sindacati: “L’Asl Salerno umilia il Vallo di Diano”. Proclamato lo stato di agitazione

Non è più tollerabile che la Struttura commissariale dell’Asl Salerno e in particolare il Sub Commissario Giuseppe Longo, continui a fare annunci, a prendere impegni per sbloccare gli avvisi di mobilità per i dirigenti medici che sistematicamente vengono disattesi”. Documento infuocato di Cgil, Uil e Fials in merito alle ultime problematiche dell’ospedale Luigi Curto di Polla. I rappresentanti dei sindacati (Luigi Pistone, Pasquale Addesso, Lorenzo Conte, Antonio Cervone, Luigi Esposito Piccolo, Salvatore di Candia, Nicola De Canio e Mario Marmo) hanno attaccato i vertici dell’Asl dopo la denuncia del dirigente medico, Caronna, sulla possibilità di chiudere il reparto di Ortopedia. “Con una nota del 6 maggio il responsabile di Ortopedia e Traumatologia, – scrivono i sindacati – ha comunicato che per effetto della grave carenza di personale medico e del venir meno dell’apporto dei consulenti esterni in Alpi, le attività chirurgiche e ambulatoriali del reparto, saranno sospese a partire dal primo giugno. Vogliamo ancora ricordare – aggiungono i sindacati – l’elevato numero di incidenti stradali (sulle strade provinciali e statali) e autostradali del territorio. Pertanto Ortopedia opera, da molto tempo, in condizioni difficili e critiche ciò nonostante assicura un ottimo livello di prestazioni e quindi come organizzazioni sindacali contrasteremo con forza la sospensione delle attività sanitarie”. I tre sindacati attaccano direttamente la gestione commissariale. “E’ inaccettabile e irresponsabile che l’attuale dirigenza dell’Asl Salerno continui a umiliare e offendere i cittadini e gli operatori sanitari di questo territorio dimezzandogli le risorse economiche e strumentali oppure trasferendo dirigenti medici ad altri presidi per pressioni politiche e non in funzione delle domande di salute, in questa fase diventate emergenziali, dei cittadini del Vallo di Diano. Ci riferiamo all’impegno, più volte assunto, Longo con il Direttore Sanitario dell’ospedale di Polla ad assegnare due cardiologi che invece dal primo maggio anziché essere in servizio a Polla sono stati assegnati alla a Roccadaspide. La misura è colma”. E quindi la richiesta. “Chiediamo lo sblocco ad horas degli avvisi di mobilità per i dirigenti medici con assegnazione degli stessi ai reparti di Ortopedia, Cardiologia, Pronto Soccorso e Rianimazione con contestuale rimodulazione delle risorse economiche assegnate per il 2016 all’ospedale di Polla”. I sindacati hanno quindi proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del “Luigi Curto” di Polla con organizzazione nei prossimi giorni di presidi e assemblee. Non vogliamo tavoli tecnici, incontri o altre promesse, in quanto stufi di essere presi in giro, ma vogliamo risposte concrete e veloci che abbiano l’obiettivo di rilanciare e qualificare le prestazioni e i servizi sanitari Polla evitando la progressiva paralisi delle attività assistenziali”-italia2tv-

Commenti