Appello degli Animalisti del Vallo: “Una ciotola d’acqua per i cani, tanti muoiono di sete”

Nel lontano 1877 un avviso pubblico del Magistrato Civico di Trieste ricordava ai proprietari di negozi, botteghe ed officine l’obbligo di tenere costantemente, durante tutta la stagione calda, esposto davanti ai propri esercizi commerciali, un recipiente pieno d’acqua pulita, per dar modo ai cani vaganti di potersi dissetare.“In caso di mancata ottemperanza – recita l’avviso- i trasgressori saranno puniti con adeguate penali”. 138 anni dopo, in un delle estati più calde che la storia ricordi, dobbiamo purtroppo constatare che il nostro senso civico su questi temi ha compiuto parecchi passi indietro. Lo conferma l’Associazione Animalista del Vallo di Diano, il cui portavoce Isa Gallo ha tentato inutilmente, nelle scorse settimane, di sensibilizzare gli amministrazioni valdianesi sul problema in particolare dei cani vaganti condannati in questo periodo a morire di sete, chiedendo iniziative di sensibilizzazione della popolazione Il risultato –da quanto racconta la Gallo- è stato pari a zero quando non addirittura fonte di ironiche risatine. “Ci sono –è la più comune risposta- problemi ben più gravi ai quali pensare”. Eppure l’Associazione Animalista non si arrende, appellandosi direttamente ai cittadini del Vallo di Diano
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