Sala Consilina: il Comune acquista un immobile per usarlo come sportello pubblico, i condomini di via Macchia Italiana sul piede di guerra
Scoppia la guerra tra i condomini di un palazzo a Sala Consilina e il Comune. Il tutto perché l’Amministrazione – stando a quanto denunciato dai residenti – ha deciso si spostare gli uffici del Piano di Zona in una palazzina in via Macchia Italiana. Decine di residenti della palazzina di 4 piani sono estremamente preoccupati e anche irritati in seguito alle decisioni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Cavallone.
Tutto comincia con una determina datata luglio 2014, attraverso la quale il Comune di Sala Consilina decide l’acquisto di un immobile, tramite
contributi ministeriali, da destinarsi a “Centro Socio Assistenziale” per un progetto del Piano Sociale di Zona S10. Nella seduta consiliare dell’11 novembre 2014, con il voto contrario da parte dei 4 consiglieri di minoranza presenti (Colucci, Santarsiere, Pinto e Galiano), la maggioranza delibera l’acquisto dell’appartamento sito al secondo piano del condominio per 116mila euro: sulla delibera si legge che il bene acquistato dovrà essere destinato ad assolvere le funzioni sociali per tutti i 19 Comuni del Piano Sociale di Zona. Il pagamento dell’immobile avviene in meno di un mese: la relativa determina di pagamento di 129mila euro (116 per l’immobile e 13mila per l’atto notarile) è datata 5 dicembre 2014. Va sottolineato che il finanziamento per il progetto “Arcobaleno Fondo Lire Unrra” è datato 2007 e copre meno della metà della spesa compiuta per l’acquisto dell’appartamento (63mila euro). I restanti 66mila 800 euro vengono reperiti da “risorse residue a interventi del Piano Sociale di Zona parzialmente realizzati negli anni 2007-2009”.
I condomini in questi giorni – secondo quanto riferito in un comunicato – scoprono che il Comune vuole destinare l’appartamento ad uso sportello con accesso al pubblico (e quindi uso ufficio), con l’ipotesi di trasferire la sede del Piano Sociale di Zona, attualmente è situata in via Mezzacapo. “La decisione adottata dal Comune – sottolinea Antonio Falese, residente nel palazzo e portavoce dei condomini – è contro legge. Va a contrastare in primis con quanto scritto a chiare lettere nei atti di acquisto degli appartamenti da parte dei condomini del palazzo: la destinazione degli immobili è ad uso abitativo. Tanto è ribadito anche nel regolamento condominiale consegnato a tutti in sede di stipula degli atti notarili, pertanto vincolante salvo modifica da parte di tutta l’assemblea condominiale, che ovviamente è contraria ad una modifica e all’apertura del condominio al pubblico. Ora invece di punto in bianco il Comune di Sala Consilina ha deciso che chiunque potrà frequentare ed utilizzare in maniera impropria il condominio. Si tratta di una violazione dei nostri più elementari diritti – evidenzia Falese – ma le nostre obiezioni invece di essere ascoltate e considerate, hanno ricevuto solo un arrogante alzata di spalle dell’amministrazione comunale”.
I lavori di adeguamento dell’appartamento sito al secondo piano del palazzo sono già iniziati, e l’ufficio del Piano Sociale di Zona potrebbe essere già aperto il primo luglio. I condomini sono determinati a far valere i propri diritti nelle sedi competenti e a rendere pubblico l’abuso subito dall’amministrazione comunale e dal Piano Sociale di Zona. Gli stessi condomini propongono una soluzione all’Amministrazione comunale per risolvere la spiacevole vicenda: “Previa sospensione dei lavori che in queste ore (in gran segreto e senza alcuna comunicazione) si stanno svolgendo all’interno dell’appartamento per l’adeguamento dello stesso ad un utilizzo non autorizzato – conferma Antonio Falese – suggeriamo al sindaco di disporre il trasferimento degli Uffici del Piano Sociale di Zona nei numerosi locali presenti nell’ex Palazzo di Giustizia, e di effettuare le opportune verifiche amministrative in ordine ad un acquisto effettuato in maniera così incauta. Gli amministratori vengono eletti per tutelare i diritti dei cittadini, e mai avremmo pensato di doverci difendere dalla loro scelta. Questa – conclude Falese – è una vera e propria invasione di campo nelle nostre vite”.-italia2tv-
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