Montesano S/M: rogo Bimaltex, arrestato all’alba il latitante Biagio Maceri. Deve scontare 8 anni per la morte di Giovanna Curcio e Annamaria Mercadante

Questa mattina alle prime luci dell’alba è finita la latitanza di Biagio Maceri, il titolare del materassificio Bimaltex di Montesano sulla Marcellana dove, in un incendio avvenuto il 5 luglio del 2006 persero la vita due operaie, Giovanna Curcio di 16 anni di Casalbuono e Annamaria Mercadante di 49 anni di Padula. Maceri è stato rintracciato e arrestato a Tortora in provincia di Cosenza in contrada Carro, una zona montuosa ed impervia dell’entroterra Cosentino. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Salerno e il personale della Compagnia di Sala Consilina , a conclusione di un’articolata e complessa attività d’indagine che per mesi ha portato i Carabinieri a passare a setaccio tutto il Vallo di Diano, buona parte del Cilento e le montagne che dalla Campania conducono nella provincia di Cosenza, hanno scovato Maceri, nascosto nel rustico di un casolare riconducibile ad un familiare. Dopo mesi di appostamenti e rastrellamenti, i Carabinieri hanno localizzato l’area in cui il latitante avrebbe potuto godere di appoggio e di protezione, adiacente alla propria zona di origine. Una volta individuato il casolare, il blitz, che ha portato alla cattura del latitante. Alla vista dei militari non ha opposto resistenza. Durante il periodo di latitanza, non ha mai avuto un nascondiglio fisso, preferendo spostarsi di continuo, anche più volte nella stessa giornata e per lo più a piedi, percorrendo strade di campagna e sentieri boschivi, per ridurre al minimo il rischio di essere sorpreso, sfruttando ricoveri di fortuna per passare le notti all’addiaccio. Maceri dovrà scontare otto anni di reclusione con le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici, dell’interdizione legale per l’intera durata della pena nonché dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per tre anni In appello l’avvocato Domenico Amodeo, difensore di Biagio Maceri aveva chiesto di ribaltare la decisione del tribunale di Sala Consilina ed assolvere il suo assistito in quanto secondo la difesa non vi erano elementi di responsabilità che possano giustificare una condanna. Maceri è stato l’unico imputato nel procedimento penale ed era chiamato a rispondere dei reati di omicidio plurimo colposo, disastro colposo ed omissione dolosa in materia di cautela sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. “Giustizia è stata fatta – è stato il commento dell’avvocato Renivaldo Lagreca – non si prova nessuna gioia per questa notizia, purtroppo nulla potrà far ridare la vita a Giovanna e Annamaria”. - Erminio Cioffi ondanews -

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