Il suo cuore, i suoi reni e le sue cornee potranno ridare speranza e vita a persone in condizioni disperate. Un ultimo grande gesto di altruismo e di generosità quello dell’operaio della Ergon di Polla Giuseppe Sacco e dei suoi familiari, la moglie Antonietta e i suoi due figli. Grazie alla donazione degli organi del 49enne originario di Polla, espiantati nella serata di ieri presso l’Ospedale di Vallo della Lucania, la tragica e prematura scomparsa di Giuseppe potrà rappresentare un nuovo inizio per pazienti afflitti da gravi patologie. Giuseppe era stato operato per un aneurisma domenica scorsa presso l’Ospedale di Vallo della Lucania. L’intervento, lungo e difficile, era stato portato a termine con grandissima perizia dai sanitari del nosocomio vallese, ed il suo esito era stato positivo. Ma purtroppo martedì, quando Giuseppe doveva essere risvegliato dal coma farmacologico, le sue condizioni si sono aggravate rendendo necessario un nuovo intervento chirurgico d’urgenza, dal quale il 49enne non si è più ripreso, entrando in coma irreversibile. Ieri sera intorno alle 18, i familiari, onorando il suo desiderio espresso in precedenza, hanno deciso di dare l’autorizzazione per l’espianto degli organi. Da tanti anni operatore ecologico della Ergon presso il cantiere di Polla, nel 2012 Giuseppe si era incatenato insieme ai colleghi sul ponte di Polla, per portare sotto i riflettori il problema del mancato pagamento degli stipendi. Nella foto Giuseppe è il secondo da destra.Questo il ricordo dei colleghi della Ergon: “Sei sempre stato un collega disponibile con tutti. Da oggi che non sei più con noi, ti ricorderemo sempre per il tuo sorriso, per la tua serietà e per la tua infinita bontà. Anche con l’ultimo gesto d’amore hai manifestato il tuo grande cuore. Ciao Peppe, amico di tutti !”. Nel prossimo mese di Novembre Giuseppe avrebbe compiuto 50 anni. -italia2tv-
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