Tribunale Sala Consilina, l’ex sindaco Ferrari rischia processo per interruzione di pubblico servizio
L’ex sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari rischia di essere processato dalla Procura della Repubblica di Lagonegro per interruzione di pubblico servizio. La denuncia è scattata esattamente un anno fa allorquando Ferrari si rifiutò di consegnare le chiavi del Tribunale salese. A denunciare l’ex sindaco fu il presidente del tribunale di Lagonegro. Una denuncia che, secondo Ferrari, poteva tranquillamente essere poi archiviata, considerando il fatto che aveva agito soltanto nell’interesse dei suoi cittadini e perché il giorno successivo le chiavi furono tranquillamente consegnate, evitando disordini e scontri. Ad un anno dalla chiusura del tribunale invece la Procura di Lagonegro ha notificato a Ferrari e al dirigente dell'area tecnica Attilio De Nigris, la fine delle indagini preliminari ipotizzando l'interruzione di pubblico serivzio. "Chi ha vissuto in prima fila quei giorni, afferma Ferrari, ricorderà la tensione e la rabbia che c'era e l'importanza di mantenere i nervi saldi, affinchè si evitasse che una civile protesta potesse degenerare, mettendo contro cittadini e organi dello Stato. Questo è avvenuto solo grazie alla civiltà del popolo del Vallo di Diano e al sangue freddo dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine." "Si è aspettato che non fossi più sindaco, continua Ferrari, ma soprattutto che scadesse il tempo previsto nel decreto legislativo per emettere i decreti correttivi. E' un'azione vendicativa, indegna e vigliacca che colpendo gli apici politico-amministrativi dell'amministrazione dell'epoca, vuole ulteriormente colpire tutta una città che continua ostinatamente a lottare, affinchè una totale ingiustizia venga corretta. E' un'azione messa in atto da chi vuole coprire soprattutto le proprie carenze e mancanze, che hanno permesso di perpetrare uno scempio al buon senso, alle leggi e al valore assoluto della Giustizia. Basta, continua Ferrari, vedere i continui rinvii e l'allungamento dei tempi di risposta di giustizia rispetto a prima. Assolutamente non mi arrenderò ed invito tutti a sostenere ancora con più unità e con più forza questa battaglia di civiltà che deve impedire che la giustizia venga calpestata e che i territori delle aree marginali vengano condannati al declino definitivo. Invito nuovamente tutti i parlamentari e soprattutto coloro che sono stati nominati nelle circoscrizioni che hanno subito l'inutile e dannosa chiusura, di qualsiasi schieramento, ad un atto di orgoglio ed a tutelare le aree interne impedendo che vengano attivati provvedimenti basati si facili semplificazioni. Non è con la chiusura di 33 Tribunali o con l'applicazione di un principio di applicazione di ferie uguali ai comuni mortali, che si riforma la Giustizia ì, ma con leggi giuste che devono essere applicate garantendo, in tempi brevi, l'eguaglianza dei cittadini e la certezza della pena. Voglio inoltre rivolgere un ulteriore invito specifico al Presidente della Regione Campania: oltre alla Giustizia se ne sta andando anche la ricchezza di un territorio, anticamera per l'addio di tanti giovani. Siamo l'unico caso in Italia e credo che il Presidente della regione ed u suoi Consiglieri dovrebbero essere in primi fila per far sì che si torni ad essere parte attiva della nostra Regione. Nei prossimi giorni attiverò tutte le azioni possibili e a tutti i livelli per tutelare la mia persona e quella dell'Ing. De Nigris, al quale chiedo personalmente scusa per questa chiamata in correità, che non capisco e non riesco a spiegare, ma, soprattutto,, lo ringrazio oerché ha sempre permesso un corretto e sicuro utilizzo del Tribunale, attuando i lavori necessari e dotandolo di tutte le autorizzazioni previste nel pieno rispetto delle orme di legge, valorizzando e difendendo un patrimonio della collettività. Assolutamente, un atto giudiziario, non può spaventare chi si è comportato con correttezza e con trasparenza, ma deve spaventare chi lo ha messo in essere perché, alla fine, credo e crederò che la vera Giustizia vince sempre e anche questa volta sarà così.
-unotv-
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