Atena Lucana: Lite al bar tra Testimoni di Geova ed un coppia. Provvidenziale l’intervento del titolare

Stava per trasformarsi in uno scontro fisico, un vivace scambio di battute tra genitori all’interno di un bar di Atena Lucana. Oggetto della discussione l’atteggiamento di un bambino, figlio di una coppia, considerato troppo “giocoso” da una seconda coppia, due giovani Testimoni di Geova. “Non guardarlo, quel bimbo non si comporta bene e non è rispettoso,” avrebbero dichiarato questi ultimi, rivolgendosi al proprio figlio. Parole che hanno scatenato la reazione degli altri due genitori, risentiti per tali giudizi, considerati gratuiti. Tanto che la discussione si è animata, rischiando di degenerare. A raccontare il tutto è il titolare dell’esercizio commerciale, il cui intervento è risultato risolutivo. “Ho visto che il piccolo, seduto al tavolo, stava giocando con la sorellina e aveva in mano dei personaggi di plastica – spiega – Dopo di che ho sentito che sono intervenuti i genitori del bimbo preso di mira e la discussione stava diventando accesa. Questi non sapevano che si trattasse di Testimoni di Geova e che i loro giudizi sul figlio fossero relativi all’osservanza dei princìpi di Geova che vietano alcuni giochi. Ma l’averlo poi compreso non è bastato a far subito chiarezza con l’altra coppia. Solo dopo diversi minuti è tornato il sereno tra i quattro”. La questione relativa al rapporto tra Testimoni di Geova e cattolici, in particolare per quel che riguarda i più piccoli, sembra essere sempre più attuale. I bambini Testimoni di Geova ricevono un’educazione fondata su regole molto precise, considerate alquanto rigide che impongono una serie di divieti che a molti, nella società odierna, possono apparire troppo drastici. Come il non festeggiare il proprio compleanno, né partecipare alle feste degli amici. Una tematica che, naturalmente,va ben al di là di uno scontro verbale verificatosi al bar. – Cono D’Elia ondanews -

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