Nell’ambito della tre giorni dedicata all’antiquariato e all’archeologia svoltasi nel week end appena trascorso in località Vaia Lampa a Polla, nel pomeriggio di sabato si è tenuto un’interessante incontro dal titolo “Progetto Archeologico Inter-Universitario V.A.L.L.O.” che ha visto seduti al tavolo dei relatori i più grandi esperti di archeologia del panorama italiano. Tra questi il respondabile del progetto “V.A.L.L.O”, il Prof. Federico Nomi, il professore Alessandro Guidi dell’Università di Roma, professore Mario Federico Rolfo dell’Università Tor Vergata a Roma. Nel corso dell’incontro organizzato da Marino Coronato, è stata messa in evidenza la grandiosità delle scoperte archeologiche effettuate a Sant’Arsenio, ritenuto dagli studiosi “uno dei siti più interessanti del bronzo medio dell’Italia Meridionale”, con il rinvenimento di reperti databili intorno al 1.400-1.500 A.C. Il team di studiosi ha fin da subito, grazie alla loro esperienza e professionalità, capito che il Vallo di Diano poteva essere fonte di interessanti scoperte archeologiche. Infatti già due anni fa, il gruppo di ricercatori dell’ UNI Tre di Roma, insieme al Prof. Cazzella dell’Università Sapienza avevano ottenuto importanti risultati nel territorio di Montesano S/M con il rinvenimento, anche in quest’occasione, di reperti risalenti all’età del bronzo medio. La speranza, naturalmente, è che questo interessante lavoro continui, trovando anche il giusto sostegno, vista la sua importanza, per ribadire che il nostro Vallo di Diano deve continuare ad essere “una terra da scoprire e non da seppellire”.-italia2tv-
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