In poche ore i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, al comando del capitano Emanuele Corda, hanno dato un volto e un nome ed arrestato gli autori della rapina commessa presso la filiale Unicredit di Caggiano giovedì scorso, traendoli in arresto questa notte. La rapina era stata compiuta da due i malviventi che, con il volto parzialmente coperto, si erano introdotti all'interno dell'istituto di credito e, minacciando con un taglierino uno degli impiegati, lo avevano obbligato a consegnare il denaro presente in cassa, per un bottino di circa 35 mila euro. I militari del Nucleo Operativo e della locale Stazione, a termine di tempestivi accertamenti, corroborati da raccolta di fonti testimoniali e dalla visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza, hanno identificato la coppia di rapinatori: si tratta di un fratello e una sorella, rispettivamente di 41 e 42 anni, residenti a Sant'Agata dei Goti, nel Beneventano. Questa notte i militari dell'arma hanno fatto irruzione nelle loro abitazioni, ed i due hanno ammesso le proprie responsabilità. Per entrambi sono scattate le manette ed il fermo di indiziati di delitto, in considerazione anche del concreto pericolo di fuga. Ora l'uomo si trova ristretto presso la casa circondariale di Benevento, mentre la donna agli arresti domiciliari, in attesa che l'autorità giudiziaria li ascolti. Intanto i carabinieri della Stazione di Sala Consilina, al comando del Luogotenete Cono Cimino indagano a tutto campo per dare un volto e un nome anche all'autore della rapina a mano armata verificatasi ieri pomeriggio presso la filiale della Banca Monte dei Paschi di Siena di Atena Lucana Scalo. In questo caso, a differenza di quanto accaduto giovedì a Caggiano, la dinamica della rapina appare più elaborata: un malvivente a volto coperto armato di pistola si è introdotto all'interno dell'Istituto di Credito poco dopo le 16:00, dopo l'orario di chiusura, scardinando una finestra posta sul retro dell'edificio. All'interno erano presenti solo i dipendenti impegnati nelle operazioni di chiusura e una operaia addetta alle pulizie. Sotto la minaccia dell'arma il malvivente si è fatto consegnare il denaro contenuto nella cassaforte, per una cifra che supera i 40mila mila euro. Poi la fuga attraverso i campi, verso probabilmente un complice in attesa nei pressi con un'auto. I militari dell'arma hanno acquisito le immagini delle telecamere di video sorveglianza della banca e di altre attività commerciali situate nella zona, ed effettuato i rilievi scientifici per rinvenire eventuali impronte digitali che potrebbero essere state lasciate dal malvivente o dai suoi complici. Le indagini appaiono complesse ma procedono speditamente, per poter anche in questo caso dare un volto al responsabile e ai suoi complici prima possibile-unotv-
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