Il Vallo di Diano, coordinato della Comunità Montana valdianese, gioca tutte le sue carte per essere selezionato tra le aree interne italiane che avranno accesso al progetto pilota sui fondi nazionali e sulla programmazione 2014-20. Si tratta di una imperdibile occasione di sviluppo territoriale che passa attraverso le valutazioni della Delegazione Tecnica delle Aree Interne, guidata dal già Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca e da Paola Casavola, ed incaricata di attuare la Strategia Nazionale per le Aree Interne. La competizione è durissima, visto che nella regione Campania sono state pre-selezionate 4 aree interne, che ora si giocano la partita conclusiva per ottenere l'ambito riconoscimento: insieme al Vallo di Diano ci sono il Cilento e le zone interne del Beneventano e dell'Avellinese. E proprio in questi 4 territori è in corso in questi giorni un tour conoscitivo della Delegazione Tecnica delle Aree Interne, che ieri mattina ha fatto tappa a Vallo della Lucania e nel pomeriggio si è fermato a Padula, nel Refettorio della Certosa di San Lorenzo. Il tavolo di lavoro ha visto i componenti della Delegazione confrontarsi con gli amministratori e l'imprenditoria del Vallo di Diano, insieme ai rappresentanti valdianesi dei settori della Sanità, Istruzione e Mobilità, per conoscere i bisogni, le aspettative e gli obiettivi di massima del territorio. La partita per il Vallo di Diano è aperta ma durissima, e alla scelta finale dell'area interna che sarà privilegiata in Campania concorrono diversi fattori. A partire da una approfondita analisi dei dati relativi ai trend demografici, alla condizione dell'offerta scolastica, sanitaria e dei trasporti. Fondamentale anche la ricognizione analitica sulle esperienze di cooperazione intercomunale e sul grado di vivacità del partenariato e dall'associazionismo. Ieri in pratica la Delegazione Tecnica guidata da Fabrizio Barca, grazie al coordinamento della Comunità Montana Vallo di Diano ha potuto ascoltare una rete selezionata degli attori che nei vari campi di attività costituiscono il cuore pulsante del territorio valdianese. Tutti hanno rappresentato le proprie esperienze e dato il loro contributo per convincere i rappresentanti della Delegazione a privilegiare territorio valdianese. Nel mirino ci sono l'adeguamento della qualità e della quantità dei servizi essenziali, a partire dalla salute, dall'istruzione e dalla mobilità. E poi i progetti di sviluppo locale, che potrebbero sprigionare le potenzialità ancora inespresse, mettendo a sistema le importanti risorse ambientali e culturali di cui il Vallo di Diano è dotato.-unotv-
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