Sono lontani i tempi in cui il postino suonava due volte. Tagli del personale e ferie da smaltire hanno ridotto all’osso il servizio di Poste Italiane. Continuano, così, i disagi legati alla situazione dei disservizi postali nel Vallo di Diano, in particolare nei comuni di Sala Consilina e di Sassano. A sollevare il caso, l’ennesimo, ci hanno pensato di nuovo gli stessi cittadini, che lamentano una corrispondenza "a singhiozzo"."Mi sono arrivati due avvisi di raccomandata da andare a ritirare all’ufficio postale" dice un’anziana signora. "ll bello è che nessuno ha mai suonato per consegnarmi le raccomandate di persona. E così mi devo arrangiare: aspettare un passaggio, perché non guido, più fila allo sportello e ritorno. Che servizio è questo? Chi controlla le Poste?". “Lettere e bollette che non arrivano o se vengono distribuite vanno a finire all'indirizzo sbagliato. E talvolta capita che siamo noi stessi, in una sorta di scambio vicendevole, ad improvvisarci necessariamente postini”, replica un’altra signora di Sassano.Il problema, il più delle volte, non è dovuto alla mancanza di esperienza lavorativa o alla scarsa professionalità dei “portalettere” ma degli accorpamenti postali che l’Azienda Poste Italiane ha dovuto mettere in campo per una politica di risparmio. Le prospettive future, sembra siano rivolte a tagliare ancora di più il personale, invece di stabilizzare i dipendenti contrattualizzati a termine. Questo significa che le zone di percorrenza dei postini aumenteranno e il servizio sarà ancora più a rischio. E se le raccomandate "piangono", la corrispondenza ordinaria certo non ride: i cittadini hanno anche segnalato il problema della posta ferma da giorni. Il telefono degli uffici è "rovente", sia per le richieste d’informazioni che per le lamentele. A quanto pare, però, gli utenti sono così scoraggiati ed invece di protestare vanno direttamente all’ufficio a ritirare con rassegnazione la propria corrispondenza.
- Giovanna Quagliano - ondanews -
Commenti
Posta un commento