Polla (SA): il Caso Rosciano arriva al Quirinale

Carmela Rosciano, figlia di Angelo, 69enne di Polla detenuto nel carcere di Poggioreale per un reato commesso 15 anni fa, fortemente preoccupata per le condizioni di salute del padre, afflitto da una forma avanzatissima di diabete mellito alimentare, ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al ministro della giustizia, Annamaria Cancellieri, per chiedere che il padre possa scontare la sua pena agli arresti domiciliari. L’uomo dopo aver subito l’amputazione di una gamba e ormai quasi cieco è costretto a vivere in una cella con altri quattro detenuti e non riceve adeguare cure. Nella lettera di Carmela è ricostruita tutta la vicenda del padre che a causa di una sentenza per ricettazione, senza difesa, fu arrestato nell’aprile 2012. Angelo Rosciano a causa delle precarie condizioni di salute non può essere detenuto a Sala Consilina e per questo motivo si trova a Poggioreale, il quale carcere è fornito di area clinica. Il paradosso nasce perché il sovraffollamento del carcere non permette di fornire all’uomo la giusta assistenza. Nel 2012 l’avvocato Pierluigi Spadafora riuscì ad ottenere per il suo assistito gli arresti domiciliari, ma al momento del rinnovo annuale della misura alternativa, il medico incaricato della perizia lo dichiarò compatibile alla detenzione e, mentre l’uomo era ricoverato all’ospedale di Polla,venne nuovamente tratto il arresto. La preoccupazione di Carmela si coglie ancor di più nelle ultime parole a Napolitano: “ Vi supplico affinchè possa avere il vostro aiuto e un intervento urgente per mio padre e per tutti i malati che nelle strutture carcerarie non incontrano cure ma solo sofferenze”-italia2tv-

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