Scelte per il meraviglioso patrimonio naturalistico, le Grotte di Pertosa-Auletta saranno la sede dell’importante appuntamento nazionale sulla speleologia, preparandosi così ad accogliere studiosi, ricercatori, operatori del settore e non solo.
“Si tratta di una grande opportunità - sottolinea Francescantonio D’Orilia, presidente della Fondazione MIdA che gestisce le Grotte - di promozione del territorio e di divulgazione scientifica delle peculiarità speleologiche locali”. L’idea è nata nel corso del convegno “La Grotta come risorsa” a Casola Valsenio in provincia di Ravenna e dalla collaborazione della Fondazione MIdA con l’Associazione Grotte turistiche Italiane (AGTI), la Società Speleologica Italiana (SSI) e il Gruppo Speleo Alpinistico del Vallo di Diano (GSA), che ha sede a Pertosa.
Nello specifico, il XXII Congresso Nazionale di Speleologia, che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno 2015 presso le sedi della Fondazione MIdA a Pertosa ed Auletta, ha l’obiettivo di “condividere i dati” e di mettere in luce la necessità di rendere fruibili alla comunità le conoscenze assunte dagli speleologi. Un obiettivo condiviso anche dall’AGTI, di cui fanno parte le Grotte di Pertosa-Auletta, che si sta impegnando per avviare i “non addetti al settore”, i “non specialisti”, in una parola il più vasto pubblico di quanti non si occupano di speleologia, ad un corretto e multiforme approccio conoscitivo col mondo sotterraneo. “La grotta, in tal senso, - ha continuato D’Orilia - non deve essere più intesa come una sorta di prodotto di consumo, da visitare al massimo per la sua amenità e per il suo singolare concrezionamento: un’esperienza che presto non lascia traccia di sé, se non ricordando “ho visitato quella o quell’altra grotta turistica...”; ma la grotta stessa può diventare occasione di conoscenza profonda e varia, che mette in rilievo le peculiarità speleologiche locali ma, al tempo stesso, fornisce notizie generali scientificamente fondate e valide per una comprensione compiuta dei fenomeni sotterranei in un’ottica più globale”.
- Francesca Caggiano - ondanews -
Scelte per il meraviglioso patrimonio naturalistico, le Grotte di Pertosa-Auletta saranno la sede dell’importante appuntamento nazionale sulla speleologia, preparandosi così ad accogliere studiosi, ricercatori, operatori del settore e non solo.
“Si tratta di una grande opportunità - sottolinea Francescantonio D’Orilia, presidente della Fondazione MIdA che gestisce le Grotte - di promozione del territorio e di divulgazione scientifica delle peculiarità speleologiche locali”. L’idea è nata nel corso del convegno “La Grotta come risorsa” a Casola Valsenio in provincia di Ravenna e dalla collaborazione della Fondazione MIdA con l’Associazione Grotte turistiche Italiane (AGTI), la Società Speleologica Italiana (SSI) e il Gruppo Speleo Alpinistico del Vallo di Diano (GSA), che ha sede a Pertosa.
Nello specifico, il XXII Congresso Nazionale di Speleologia, che si terrà dal 30 maggio al 2 giugno 2015 presso le sedi della Fondazione MIdA a Pertosa ed Auletta, ha l’obiettivo di “condividere i dati” e di mettere in luce la necessità di rendere fruibili alla comunità le conoscenze assunte dagli speleologi. Un obiettivo condiviso anche dall’AGTI, di cui fanno parte le Grotte di Pertosa-Auletta, che si sta impegnando per avviare i “non addetti al settore”, i “non specialisti”, in una parola il più vasto pubblico di quanti non si occupano di speleologia, ad un corretto e multiforme approccio conoscitivo col mondo sotterraneo. “La grotta, in tal senso, - ha continuato D’Orilia - non deve essere più intesa come una sorta di prodotto di consumo, da visitare al massimo per la sua amenità e per il suo singolare concrezionamento: un’esperienza che presto non lascia traccia di sé, se non ricordando “ho visitato quella o quell’altra grotta turistica...”; ma la grotta stessa può diventare occasione di conoscenza profonda e varia, che mette in rilievo le peculiarità speleologiche locali ma, al tempo stesso, fornisce notizie generali scientificamente fondate e valide per una comprensione compiuta dei fenomeni sotterranei in un’ottica più globale”.
- Francesca Caggiano - ondanews -
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