Tribunale Sala Consilina: assemblea infuocata dell’Ordine degli avvocati ad Atena Lucana

 Ieri sera, dodici ore dopo la chiusura ufficiale del Tribunale di Sala Consilina, gli avvocati iscritti all’Ordine si sono riuniti in un’assemblea a porte chiuse ad Atena Lucana. Fuori la stampa, fuori i cittadini, dentro solo gli avvocati, il Consiglio dell’Ordine e il presidente Marcone, oggetto di pesanti critiche per aver intavolato una serie di incontri con l’Ordine degli avvocati di Lagonegro sin dal dicembre 2011. Da questi incontri sarebbe nato un documento inviato al Ministro di Grazia e Giustizia, che per la prima volta proponeva l’idea dell’accorpamento dei due Tribunali, senza però indicare la sede del nuovo tribunale. Si pensava ovvia e naturale la scelta di Sala Consilina come sede del nuovo Tribunale, per grandezza, prestigio. E invece Lagonegro ha avuto la meglio. Ma le responsabilità quindi di chi sarebbero ? Il presidente Marcone ritiene che il consiglio dell’Ordine abbia fatto di tutto contro questa decisione e in merito alle accuse mossegli sulla segretezza del fatale documento risponde che gli avvocati lo conoscevano, d’altra parte dice sempre Marcone “anche i politici erano stati informati, vedi delibera di giunta del comune di Sala del febbraio 2012 che avallava quel documento e vedi l’incontro tra i politici Lucani e del Vallo di Diano alcune settimane dopo”. Verrebbe da dire allora che le responsabilità sono della classe politica locale “No, i politici locali, per Marcone, si sono dati da fare e sono stati vicini all’Ordine in questa lotta. Forse – alla fine ammette lo stesso Marcone – i politici della Basilicata sono stati solo più bravi”. Intanto l’Ordine degli avvocati è spaccato in due, da una parte il Consiglio dall’altra la maggior parte degli avvocati. L’assemblea di ieri sera sembra aver confermato la spaccatura con la richiesta di dimissione del Consiglio dell’Ordine. Divisi su tutto anche sull’esclusione della stampa dalla stessa assemblea. C’è una cosa però su cui non ci può essere parere discordante è che l’unica vera vittima di questa storia è il Vallo Di Diano e alla fine accontentiamoci se ad andare via sia solo il Tribunale -italia2tv-

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