Da una settimana nel Cilento interno non viene consegnata la posta. I cittadini: "Siamo stufi"

Da una settimana in sei paesi del Cilento interno non viene consegnata la posta. Il disservizio di Poste Italiane si sta registrando nei Comuni di Gioi, Stio e Magliano Vetere e nelle relative frazioni di Cardile, Gorga e Capizzo. I cittadini residenti sono all’esasperazione poiché bloccata la corrispondenza viene meno la possibilità di essere in regola con il pagamento delle tasse e di tanti altri servizi. Il motivo che ha portato a questo caos sarebbe la nuova riorganizzazione imposta da Poste Italiane che ha deciso di spostare il postino presente a Gioi a Vallo della Lucania, affidando a un unico portalettere, che tra l’altro è in ferie per dieci giorni, l’intero compito di gestire sei paesi che tra l’altro sono collegati tra di loro da vie di comunicazioni impraticabili. “E’ la razionalizzazione che impone Poste Italiane a un territorio già martoriato di suo - dice il primo cittadino di Gioi, Andrea Salati – Purtroppo i vertici dell’azienda pensano a spendere soldi per appellare una decisione di primo grado del Tar dinanzi al Consiglio di Stato contro la chiusura indiscriminata degli uffici postali invece di investire le somme di denaro per regolamentare il servizio di consegna della posta”. I legali di Poste Italiane, infatti, pochi giorni fa hanno appellato la sentenza di primo grado con la quale il Tar, qualche mese fa, ha dato ragione ai Comuni sospendendo il provvedimento di chiusura dettato da Poste Italiane: “Vanno ad appellare una sentenza – spiega il sindaco di Gioi – che è già stata discussa dal Consiglio di Stato poiché i pochi Comuni che hanno visto confermata la chiusura, ricorrendo al secondo grado di giustizia si sono visti confermare la decisione in quanto i giudici hanno preso per buone le distanze chilometriche già indicate in primo grado”. Nel frattempo i cittadini si stanno preparando per forti azioni di protesta contro Poste Italiane: "Siamo stufi – gridano – di dover essere sempre penalizzati rispetto ad altre comunità”. In attesa della mobilitazione della popolazione, il sindaco di Gioi, questa mattina, ha inviato una lettera ai vertici di Poste Italiane (country manager Campania e direttori delle filiali di Salerno e Sala Consilina) e al Prefetto di Salerno chiedendo di ritornare allo status quo ante, così da "far regolamentare – conclude Salati – il servizio, che funzionava bene, in breve tempo. L’azienda è abituata a ragionare per numeri, ma deve capire che noi siamo esseri umani bisognevoli dei servizi essenziali come nelle aree super urbanizzate”. - ondanews -

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