Atena Lucana (SA): macabra scoperta delle guardie del WWF Salerno.

Dopo il sequestro della Polizia Provinciale, nucleo ittico-venatorio, di lacci d’acciaio utilizzati dai bracconieri per la cattura di animali selvatici di grossa taglia, avvenuto la scorsa settimana, in contrada Gagliardo ad Atena Luna, le guardie WWF di Salerno, sono tornate sul luogo del delitto. Sempre ad appostare lo stesso appezzamento di terreno, segnalato proprio per la presenza di lacci per la cattura illecita di ungulati. Durante la fase di bonifica dell’appezzamento, le Guardie del WWF di Salerno, hanno fatto una macabra scoperta, rinvenendo una testa di cinghiale appesa ad un albero con un gancio di metallo, in uno stato di putrefazione che lasciava intendere che il capo del povero cinghiale fosse li da pochi giorni. I lacci sono armi crudeli, i malcapitati animali muoiono tra atroci sofferenze. E non dimentichiamo che queste trappole non sono selettive, qualsiasi animale si trovi in uno di quei passaggi obbligatori, può rimanervi bloccato, anche gli animali d’affezione. “Un metodo vigliacco per catturare qualsiasi animali si trovi a tiro. Non tutti sanno o ricordano che esiste una normativa ben precisa che vieta l’utilizzo di lacci e di trappole per cacciare gli animali, ha precisato Antonio Manzo, del nucleo WWF di Salerno, purtroppo però ancora troppo poco punitiva. Non si riesce ad infliggere un danno economico considerevole ai bracconieri, per cui questi soggetti senza scrupoli continuano a delinquere. Le pene non servono da deterrente, a queste persone “conviene” continuare a non osservare le regole.” -italia2tv-

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