Dopo il tribunale di Sala Consilina, il sud della provincia di Salerno rischia di perdere in un solo colpo anche due uffici del Giudice di Pace, quello di Polla e quello di Sapri. Lo scenario “giudiziario” che si presenterà di qui a qualche mese nei comprensori del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro sarà apocalittico per quanto riguarda il settore giustizia visto che l’unico presidio esistente potrebbe essere il solo ufficio del Giudice di Pace di Sala Consilina. Nei giorni scorsi è stato infatti pubblicato sul bollettino ufficiale del Ministero della Giustizia le “istruzioni per il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace con oneri a carico degli enti locali”. Da giovedì 28 febbraio è cominciato infatti a decorrere il termine di sessanta giorni entro il quale le amministrazioni interessate dovranno far pervenire al Ministero la loro disponibilità ad accollarsi i costi di funzionamento dell’ufficio da sopprimere. I comuni avranno tempo fino al 29 aprile 2013. Polla e Sapri sono i due comuni che rischiano concretamente di perdere gli uffici. Nel caso di Polla, comune attualmente commissariato dopo le dimissioni del sindaco Massimo Loviso già quando c’era l’amministrazione eletta dalla cittadinanza c’erano stati dei tentativi, coinvolgendo anche altri comuni limitrofi di trovare un accordo per poter ripartire le spese e far si che l’ufficio non venisse soppresso. Tentativi però naufragati visto che a quanto pare quasi nessun comune ha manifestato interesse per lasciare il presidio di giustizia in vita. Adesso la situazione è resa ancora più complicata dal fatto che il comune è commissariato e stando a quanto affermato dal delegato OUA presso l’Ordine Forense di Sala Consilina, l’avvocato Francesco Di Paola, il commissario non avrebbe poteri per poter decidere se il comune possa o meno accollarsi le spese per il mantenimento dell’ufficio giudiziario. “Come OUA – ha sottolineato Di Paola – abbiamo chiesto al Ministero della Giustizia di sospendere il provvedimento perché come Polla ci sono molti altri comuni commissariati in Italia e i rispettivi commissari hanno le mani legate. Tra l’altro questo provvedimento arriva anche in un momento poco opportuno visto il caos politico nazionale e con un Ministero che di fatto funziona a regime ridotto in attesa che venga nominato il nuovo guardasigilli. Tra l’altro il decreto dovrebbe essere sospeso anche perché siamo in attesa delle decisione della Corte Costituzionale sulla legittimità del provvedimento di revisione della geografia giudiziaria pertanto se la Consulta dovesse giudicarlo incostituzionale non solo non ci sarebbe più la soppressione dei piccoli tribunali ma verrebbe bloccata anche quella dei Giudici di Pace
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