Agricoltura, ambiente, energia e turismo: questi sono stati i grandi temi che hanno riguardato la giornata di ieri nel forum "La Terra mi tiene" nel centro storico di Atena Lucana, giunta alla sua seconda edizione.
Promotrice dell’evento l’’Asineria Equinotium’’ in collaborazione con le Formiche Operaie, Comitato No al petrolio nel Vallo di Diano, Comitato No alla stazione elettrica di Montesano, Comitato Cittadinanza Attiva Padula. Protagonista è stato il pubblico che numeroso ha partecipato alle tre sessioni proposte dal programma.
Il desiderio di un ritorno alla terra, alle origini e al recupero di quelle antiche sapienze contadine è stato il monito della prima parte dell’intensa giornata che ha visto protagonisti molti esperti e contadini della nostra contemporaneità. Le nuove prospettive dell’agricoltura naturale e il ritornare ad assaporare i prodotti della propria terra devono senz’altro essere accompagnati da un’unica offerta turistica del Vallo di Diano, capace di proporsi quale ideale meta di un turismo di nicchia.
Incisivo, invece, l’intervento nel pomeriggio di Gerardo Calabrese, assessore all’ambiente del comune di Salerno, il quale ha ribadito l’importanza di trovare una linea comune per lo sviluppo delle fonti energetiche e un piano comprensoriale.
Particolarmente rilevante l’intervento del nutrizionista che, dissertando su “alimenti tradizionali difesi nella loro identità e salute di un popolo”, ha affermato che “uno stile di vita sano, fondato sulla promozione del diritto a vivere il pasto, sul consumo di alimenti tradizionali e su piste ciclabili, potrebbe essere la chiave giusta per la salute del nostro sistema mente-corpo”.
Al termine dei lavori è stato possibile immergersi nei vicoli del centro storico e farsi trasportare dal profumo del pane, percorrendo l’antica via del forno dove è stato possibile degustare pane, focacce e pizze cotti a legna.
"La terra mi tiene ma siamo noi a proteggerla" ha concluso l’ambientalista Antonio Bavusi nel suo intervento. I primi passi si muovono e davvero qualcosa al Sud sta cambiando.
Paolo Francesco Magnanti - ondanews -
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