Lo scorso 19 Novembre è stato presentato nella prestigiosa “Casa della Memoria e della storia” a Roma il libro di Giuseppe Colitti, "Il tamburo del diavolo. Miti e culture del mondo dei pastori" editore Donzelli di Roma.
Nell’introdurre la presentazione Alessandro Portelli, docente dell’università “La Sapienza” di Roma ed esperto internazionale di fonti orali, ha precisato che l’editore Donzelli è molto orgoglioso di aver pubblicato questo libro, del quale non a caso legge la pagina sull’origine della zampogna e del tamburo, espressione mitica della creazione del mondo nell’immaginario pastorale.
L’antropologo Pietro Clemente, docente all’università di Firenze e direttore della rivista di studi etnoantropologici “Lares”, ha messo in evidenza l’originalità del volume di Colitti, perché rispetto ad altri studi precedenti in Italia non solo presenta la complessità della connessione tra mito e realtà nella sconosciuta cultura pastorale, ma ne fa una traduzione accuratissima nel rigoroso rispetto della sintassi orale, che risulta essere la migliore in assoluto nella relativa letteratura.
Angelo Mastrandrea, vicedirettore de “Il Manifesto”, ha avvicinato questo mondo primitivo a quello raccontato da Garcia Marquez, che ne mette in rilievo l’apertura al mondo con l’arrivo del treno e della luce elettrica, un mondo che ha finito per essere largamente abbandonato con l’emigrazione.
- ondanews.it- -
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