Avevano architettato tutto per praticare il cosiddetto “cavallo di ritorno” ma la loro iniziativa è stata scoperta dagli agenti della Polizia stradale di Sala Consilina che, agli ordini del comandante Rufino Tortora, hanno sgominato la banda.
In manette, su disposizione della Procura della Repubblica di Sala Consilina, sono finiti due giovani, D.I. di 29 anni di Sala Consilina e G.L. 22 anni di Salvitelle, che dovranno difendersi dall’accusa di estorsione e ricettazione, mentre un’altra persona di 54 anni è stata denunciata per ricettazione.
I fatti risalgono a qualche tempo fa allorquando un proprietario di alcuni mezzi agricoli si recò presso la Sottosezione della Polizia Stradale di Sala Consilina per denunciare il furto di un carrello elevatore.
Dopo qualche settimana al proprietario del mezzo agricolo arrivò la richiesta telefonica “se rivuoi indietro il mezzo che abbiamo preso, ci devi dare 1000 euro”.
Della telefonata furono immediatamente avvisati gli agenti della Polizia Stradale che, al momento della consegna del denaro, si sono fatti trovare sul posto, in borghese e senza destare sospetti, cogliendo in flagranza di reato i due giovani.
Successivamente il carrello è stato rinvenuto in un locale chiuso a Sala Consilina, di proprietà del 54enne che è stato denunciato per ricettazione, risultando comunque complice della truffa.
Ai due giovani è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari.
Gli agenti della Polizia di Stato di Sala Consilina non escludono altri sviluppi sulla vicenda.
- ondanews -
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