Oggi è il No Tabacco Day. Il fumo inquina il triplo di un’Harley Davidson. A dirlo l’Istituto dei Tumori di Milano

Ricorre oggi la Giornata Mondiale senza Tabacco. Istituito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, il No Tabacco Day, si pone come importante momento di riflessione sull'impatto nocivo del fumo sulla salute.
I dati diffusi sono allarmanti: sei milioni di persone ogni anno sono vittime del tabagismo e oltre 600 mila per il fumo passivo.
Anche in Italia, la situazione non è delle migliori: 70 mila morti all'anno a causa delle “bionde”. Tuttavia, una notizia che fa ben sperare c’è.
Nel mondo, e in occidente nello specifico, si registra una diminuzione del numero dei fumatori. Che sia dettata da una maggiore attenzione alla salute, o dalla stringente crisi economica che porta a i conti in tasca, la diminuzione si registra anche in Italia dove i fumatori sono al minimo storico. Dal 22,7% del 2011, scendono al 20,8% nel 2012, per un totale di 10,8 milioni di persone.
Un calo dunque di quasi 2 punti percentuali, con un picco in discesa per le fumatrici, diminuite del 2,4%. Ed è di pochi giorni fa la pubblicazione dei risultati della ricerca svolta dall'Istituto Tumori di Milano che rivela: la combustione di una sigaretta riesce a inquinare più delle polveri sottili provenienti dai gas di scappamento delle auto.
Secondo gli studiosi dell'istituto milanese, il tabacco è una fonte di inquinamento più pericolosa delle polveri sottili emesse da automobili e industrie. Per di più, fumare in auto equivale a produrre polveri sottili in concentrazioni trenta volte superiore ai limiti di legge. Curioso il modo in cui gli studiosi sono arrivati a queste conclusioni. Per arrivare a queste conclusioni – riporta il sito greenMe.it - gli esperti hanno posizionato all'esterno dell'Istituto dei Tumori di Milano una piccola cabina di plastica trasparente, con un rilevatore in grado misurare il livello di inquinamento della zona.
All'interno della cabina gli scienziati hanno fatto entrare un Harley Davidson, modello 883 e, tenendo premuto sull'acceleratore, hanno fatto espellere quanto più gas di scarico possibile. Dopo due minuti di accelerazione, l'aria di Milano è passata da 170,000 micron di PM10 a 250,000 micron.
Una volta spenta la moto, e fatta areare la cabina usata per l'esperimento, è entrata una ragazza che ha acceso una sigaretta e l'ha fumata per due minuti.
Risultato? L'aria nella cabina era tre volte più inquinata e il livello misurato dai sensori era di 700,000 micron.

Annachiara Di Flora - www.ondanews.it -

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