Intervista a Claudio Cantiani, sindaco di Marsicovetere.“In Val d’Agri il petrolio è stato un vantaggio ma nei confronti dell’ambiente uno scotto bisogna pagarlo”

- Sindaco, altri due pozzi in Basilicata 

"Si, la Regione ha concesso all’ENI l’autorizzazione alla perforazione di due pozzi proprio qualche giorno fa. Il mio comune, circondato dai 37 pozzi petroliferi finora presenti in Val D’Agri, era l’unico a non possederne alcuno" 

- E’ una vantaggio avere pozzi petroliferi nel proprio territorio? 

“Ripeto quanto ho appena detto. Il comune di Marsicovetere e la frazione di Villa d’Agri sono circondati da ben 37 pozzi. Due in più non è che facciano tanta differenza”

- Ma il petrolio nella val d’Agri è un’opportunità oppure no? 

“Il discorso è serio e non si può affrontare in poche battute. Diciamo che sul piano economico la presenza dei pozzi petroliferi nella nostra zona rappresentano senz’altro un’opportunità. I vantaggi ci sono. E’ chiaro che per quanto riguarda l’impatto ambientale dei problemi la presenza dei pozzi li presenta eccome. 
Non è possibile, insomma, avere la moglie ubriaca e la botte piena. Certo, degli errori ne sono stati fatti ma tant’è. La Val d’Agri non può più tornare indietro”

- Che consiglio darebbe al Vallo di Diano verso il quale, proprio in questi giorni, sono state puntate le attenzioni della Shell? 

“E’ un discorso da valutare attentamente. Intanto posso tranquillamente affermare che per quanto riguarda le esplorazioni non ci sono problemi. Anzi penso che sia importante, per un territorio, sapere con precisione cosa possiede il suo sottosuolo. 
Uno screening, infatti, come ha più volte affermato anche il nostro governatore della Basilicata Vito de Filippo, è sicuramente importante.Sapere cosa esattamente contiene una determinata area, almeno sul piano della pura conoscenza, è senz’altro un fatto positivo. 
Da qui, poi, a voler utilizzare ciò che il sottosuolo possiede ce ne corre, però sapere che l’area è potenzialmente coltivabile, secondo me, è molto importante. Poi, se si decide di procedere alla perforazione dei pozzi bisognerà studiare attentamente ogni cosa, come per esempio anche la distanza rispetto al centro oli, il rapporto con la società che gestisce le perforazioni, l’occupazione. Insomma bisognerà tenere gli occhi bene aperti su tutto” 

- Ma il petrolio nella Val d’Agri è stato un affare o no? 

“Sul piano economico io penso di si, però se il Vallo di Diano dovesse rivelarsi un’area ricca di petrolio, consiglierei ai suoi amministratori di non fare gli stessi errori che sono stati fatti in Basilicata, perchè tutto dipende della contrattazione. 

Bisogna valutare tutte le opportunità e contrattare in maniera migliore di quanto è stato fatto da noi. E’ chiaro, però, che per quanto riguarda l’ambiente un prezzo bisognerà pagarlo. 

Quando, come nel caso nostro di venti anni fa si passa da una vocazione territoriale basata prevalentemente sull’agricoltura ad un’economia basata sulla estrazione del petrolio dal proprio sottosuolo, uno scotto bisognerà certamente pagarlo. E’ una questione di scelte che gli amministratori devono fare valutando attentamente i pro e i contro. 



Non saprei dare un consiglio diverso da questo. È solo una questione di scelta.”

- ondanews - 


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