Il Comitato No al petrolio nel Vallo di Diano: "Chiediamo l'intervento del Parco, Coldiretti e Consorzio di Bonifica"



- Riceviamo e pubblichiamo -

La giornata di ieri ha sancito la gravità di quanto sta accadendo in questi giorni nei nostri territori. Una veste di ufficialità l'ha data il duplice appuntamento di ieri a Sala Consilina.
In mattinata le telecamere di Ambiente Italia, approfondimento settimanale di Rai 3 su temi ambientali, sono giunte nel comune di Sala, al centro degli obiettivi estrattivi della multinazionale del petrolio Shell.
La giornalista Francesca Ghidini ha potuto rilevare la gravità di quanto sta avvenendo sulla linea di confine che separa la Campania dalla Basilicata, dove la Shell sta cercando di intraprendere una rovinosa campagna di estrazioni petrolifere dai risvolti in tutto e per tutto simili a quelli ben noti della vicina Val D'Agri.
Nel pomeriggio i sindaci ed i tecnici di tutti e 12 i comuni sono usciti con un comune e convinto NO al petrolio.
Anche in questo caso non possiamo che accogliere con favore la loro decisione.
Essi produrranno entro un mese, prima della scadenza dei termini per replicare alla Shell, un dettagliato e condiviso documento comune che avrà lo scopo di indicare sotto tutti gli aspetti (ambientale, economico, tecnico-legale, sociale, zoologico, sanitario) perché è necessario dire NO.
Questo comitato non smetterà di sostenere l'azione di quella politica che Ortolani ha definito “La politica vera, quella con la P maiuscola, che ha il coraggio di difendere il territorio contro interessi giganteschi”.
Un grazie va alla Cisl che ha ricordato la vocazione culturale del territorio dicendo NO. Non smetteremo di indagare, studiare, denunciare, informare.
È per questo che ci chiediamo che fine hanno fatto soggetti, enti ed associazioni di categoria che potrebbero – spesso dovrebbero – esprimere il proprio parere sulla vicenda.
E allora, chiediamo l’intervento del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in cui la totalità dei comuni campani interessati dall'operazione ricade, o interamente o nella zona contigua.
Chiediamo l’intervento della Coldiretti che indica nell'agricoltura biologica e di qualità la via maestra per lo sviluppo delle aree rurali del salernitano.
Chiediamo l’intervento del Consorzio di bonifica, visto che i pozzi petroliferi potrebbero essere realizzati a poche decine di metri dal fiume e dal nido della cicogna.
Chiediamo l’intervento di tutte le altre associazioni a tutela dei consumatori presenti e realmente attivi nel Vallo di Diano.
Nell'attesa di risposte ufficiali di chi non dovrebbe avere bisogno del nostro sprone, vogliamo segnalare le prossime iniziative ed una serie di appuntamenti che contribuiranno a rendere più chiaro il quadro della situazione.
Nei prossimi giorni incontreremo un gruppo di imprenditori del Vallo di Diano per un'azione di sensibilizzazione ed informazione rispetto ai pericoli rappresentati dall'operazione “Monte Cavallo”. Inoltre Mercoledì sera alle 21 sul La7 andrà in onda “Gli Intoccabili” programma che si occuperà degli effetti del petrolio in Basilicata e Val D’Agri.
Comitato NO al petrolio nel Vallo di Diano

-vallonotizie24-

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