San Rufo (SA)- Tragedia a San Rufo, dove nella tarda mattinata di oggi il corpo senza vita di un uomo di 48 anni è stato ritrovato nella sua abitazione dal nipote in un vero e proprio lago di sangue. Immediato l’arrivo sul posto dei Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, coordinati dal Capitano Domenico Mastrogiacomo, che hanno dato il via alle indagini per determinare le cause della tragedia. Dalle prime informazioni, sembrerebbe prendere corpo l’ipotesi del suicidio. L’uomo si sarebbe infatti tolto la vita, sgozzandosi, utilizzando un coltello di sua proprietà. Era stata la sorella del 48enne a dare l’allarme, dopo aver cercato di mettersi in contatto con il fratello, ed avendo constatato che la sua auto era parcheggiata davanti alla sua abitazione ma che l’uomo non rispondeva al campanello e al telefono. A quel punto la donna ha chiamato il figlio, impegnato al lavoro a Sala Consilina, che aveva con sè le chiavi dell’abitazione dello zio. Una volta aperta la porta, la tragica scoperta del 48enne senza vita in una pozza di sangue. Una scena impressionante che ha sconvolto ovviamente i familiari, ma sotto shock per quanto accaduto è l’intera comunità di San Rufo. L’uomo, che viveva solo in una delle case popolari del centro storico cittadino, era residente a Corleto Monforte ma da qualche tempo si era trasferito a San Rufo, per stare vicino proprio alla sorella e al nipote. Impiegato fino a qualche tempo fa in una agenzia di onoranze funebri a Sant’Angelo a Fasanella, il 48enne aveva perso il lavoro e per questo motivo si era trasferito a San Rufo.
-unotv-
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