Cosa succede nel PD del Vallo di Diano? (Tra salti di quaglia e pifferi di montagna)





La nascita del Partito Democratico (Pd), nato dal connubio tra ex Pci-Pds-Ds ed ex Dc-Ppi con l’aggiunta (almeno nel Vallo di Diano) di numerosi ex Socialisti orfani prima di Enrico Quaranta e Gerardo Ritorto, e successivamente di Carmelo Conte, aveva suscitato non poche speranze ma anche diversi interrogativi: speranze in chi auspicava che il nuovo soggetto politico potesse portare il centro sinistra a superare il centro destra nell’ambito di un sistema parlamentare finalmente bipolare; interrogativi e scetticismo in chi temeva che la fusione a freddo (così era stata definita) non avrebbe fatto altro che alimentare all’interno del neo partito quelle diatribe che in passato avevano caratterizzato la vita interna della Dc e del Pci. 
A giudicare dai fatti che si sono verificati di recente nel Vallo di Diano hanno avuto ragione gli scettici perché nel neo-partito (finora più neo che partito) dirigenti ed amministratori che si richiamano al Pd proprio non riescono ad andare completamente d’accordo pur disponendo negli enti comprensoriali di una maggioranza quasi bulgara.
Insomma, più che andare alla ricerca della necessaria coesione, indispensabile per governare e fare gli interessi del comprensorio, dirigenti e amministratori intravedono i loro avversari (in molti casi vedono nemici) più all’interno del proprio partito che nello schieramento avversario. 
Il risultato? Pur mantenendo sia pure a fatica le posizioni in occasione delle amministrative, il centrosinistra ha continuato a prendere sberle in occasione delle elezioni per i due rami del Parlamento! 
Non occorre essere dei politologi per capire che la causa principale va ricercata non soltanto nel political appeal del Cavaliere di Arcore ma principalmente nella difficoltà dei rapporti e nelle liti scoppiate tra i partiti e all’interno dei partiti del centrosinistra. Nel Pd al posto delle sezioni sono nati i circoli e al posto delle correnti interne sono nati tanti circoli culturali che tutto fanno tranne che cultura! 
Sono questi i principali motivi che in molti comuni del Vallo di Diano hanno portato alla nascita di liste senza simboli di partito ma formate da esponenti di centrosinistra stranamente alleati con uomini che si richiamano allo schieramento nazionale opposto. La competenza, che unitamente all’onestà dovrebbe essere una delle doti principali di un amministratore locale, purtroppo, cede sempre più spesso il passo all’ambizione personale.
Il peggio si verifica poi dopo le elezioni quando chi perde passa nello schieramento opposto. 
Va detto, però, che questo tipo di transumanza, che non è quella nobile cantata da Gabriele D’Annunzio nella bellissima poesia dedicata ai pastori, non sempre porta i risultati sperati. Capita, infatti, che a volte il “salto della quaglia” (l’espressione è del Vescovo Emerito di Vallo della Lucania, mons. Giuseppe Rocco Favale)non riesca: al contrario, capita spesso che le quaglie saltatrici facciano la fine dei pifferi di montagna: andarono per suonare e restarono suonati! Perché se il leader locale decide di saltare nell’altro schieramento non mancano coloro i quali aspirano a prenderne il posto nello schieramento di origine in virtù della fedeltà dimostrata. Naturalmente, il discorso può valere anche per l’altro schieramento, anch’esso non immune dalla tentazione della transumanza. 
Perché si verifica tutto questo? 
Perché parole come coerenza e sobrietà sembrano essere scomparse dal vocabolario politico italiano. Perché con l’eliminazione delle preferenze tutti sperano di entrare nelle liste per il Parlamento.
Il discorso è più o meno il seguente: “Se è diventato deputato lui (chiaro il riferimento al concorrente interno, n.d.r.) posso diventarlo pure io”! Ecco perché anche in politica trova sempre nuovi adepti il vecchio adagio “Meglio(essere) cap’ ‘e lucertola ca cora’ ‘e serpente”! 
E mentre i nostri “eroi” litigano per questa o quella poltrona non si accorgono che il Vallo indietreggia sempre di più perché non siamo alla frutta: siamo alle briciole!!!

- Ondanews -

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