Consulta,Addio al "Principato di Salerno".Riprende quota la Grande Lucania?



Addio Principato di Salerno. Una sentenza della Corte costituzionale chiude le porte al progetto autonomista messo in piedi dal Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli. Come già anticipato nei giorni scorsi da Uno Tv web all’interno dell’agenda politica curata da Mario Cirillo, quindi, la Consulta ha effettivamente dichiarato “non fondata” la questione di legittimità costituzionale relativa alla procedura per l’indizione del referendum che avrebbe dovuto portare alla nascita di una nuova Regione. La Corte costituzionale ha ritenuto che, per far scattare il meccanismo referendario, alla base della creazione di una nuova Regione, non fossero sufficienti le deliberazioni degli organismi consiliari dei Comuni che rappresentano un terzo della popolazione che entrerebbe a far parte del nuovo ente, ma che occorresse anche il pronunciamento delle amministrazioni “controinteressate” e cioè una parte delle altre Province e Comuni campani. “Sono indignato, non pensavo che si potesse calpestare così la Costituzione-è stato l’amaro commento di Cirielli- è una sentenza assolutamente politica che ci costringe ad essere sottoposti ad altre comunità”. Alla luce della pietra tombale posta sul “progetto Principato”, riprende quota l’ipotesi che non prevede nessuna nuova Regione ma l'annessione ad una già esistente. E cioè quella condotta dal movimento per la creazione della Grande Lucania. “La bocciatura del Principato di Salerno non ci sorprende - è il commento di Tiziana Bove Ferrigno, presidente del comitato comprensoriale Grande Lucania- ed avevamo già anticipato che il relativo iter sarebbe risultato fin troppo complesso. Mi auguro che questo possa fungere da stimolo nei confronti delle amministrazioni che non hanno ancora deliberato a favore del progetto Grande Lucania. Che a questo punto -conclude Bove Ferrigno- rappresenta l'unica strada percorribile”.

-unotv-

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