Bocciatura del Principato di Salerno: Il Comitato Grande Lucania "Solidarietà al Presidente Cirielli

La notizia appresa ufficialmente questa mattina sulla questione di legittimità costituzionale, relativa alla procedura per l’indizione del Referendum per la nascita della Regione del Principato di Salerno, dichiarata “non fondata” dalla Consulta, ci porta ad esprimere solidarietà al Presidente della Provincia On. Edmondo Cirielli, promotore dell’iniziativa, perché tale decisione contrasta con il principio di autodeterminazione dei popoli e non consentirà ai cittadini la possibilità di esprimere la propria decisione in vista dell’adesione ad una nuova dimensione regionale, ma nello stesso tempo non stupisce gli ideatori del progetto della Grande Lucania che già da tempo hanno sostenuto a gran voce la reale difficoltà e complessità del’iter procedurale.

Il procedimento per l’istituzione di una nuova Regione proposta dal Presidente Cirielli e coincidente con il territorio di Salerno, integrava l’ipotesi normativa prevista dal’art. 132 PRIMO COMMA, della Costituzione, che rimanda al procedimento di LEGGE COSTITUZIONALE, secondo la disciplina stabilita dall’art. 138 della costituzione, che esige una duplice deliberazione conforme, sia della Camera che del Senato, a distanza di tre mesi, con l’approvazione del disegno di legge a maggioranza assoluta dei componenti assegnati a ciascuna assemblea e così via…



Si trattava di un procedimento molto differente da quello voluto dal movimento della Grande Lucania! Nel nostro caso vogliamo avvalerci della procedura, molto più chiara e semplice, prevista dall’art. 132 SECONDO COMMA, della Costituzione, che prevede semplici rettifiche di confine tra due Regioni, attraverso il Referendum consultivo e l’adozione di una semplice LEGGE ORDINARIA, sia pure rinforzata dal contributo consultivo, non vincolante, degli enti regionali interessati. La differenza tra i due procedimenti previsti dall’art 132 è quindi enorme.

La sentenza depositata con esito negativo non può far altro quindi, che rimandare all’unica proposta referendaria praticamente ammissibile, ovvero quella di riaggregazione del territorio della provincia di Salerno alla Basilicata, istanza che è stata condotta dalla base, dal popolo e che ha visto ben 17 comuni decretare l’approvazione del quesito referendario, ultimo in ordine di tempo e risalente al mese di luglio c.a. quello del Comune di Padula.

Un gesto corale che riconosce ai cittadini il diritto di essere ascoltati se a spingerli non sono motivazioni di basso profilo, ma soprattutto profondi legami storici e culturali.



In ogni caso occorre prendere atto che il Principato di Salerno aveva in comune con il Movimento Grande Lucania, un dato oggettivo e incontestabile! Entrambi mirano al distacco della Campania ed alla differenziazione della loro sorte, gestionale ed amministrativa, rispetto ai cittadini di Napoli, dell’agro Nocerino e di tutta la regione partenopea! Tutti i cittadini, tutte le istituzioni avvertono il disagio di questa brutta realtà amministrativa e di questo sciagurato contesto regionalistico.

Il Presidente Cirielli, però, ORA ben potrebbe con una delibera del Consiglio Provinciale di Salerno, chiedere il distacco dalla Campania e l’aggregazione alla Basilicata di tutto il territorio salernitano, come più volte da me suggerito, non ultimo questa mattina nell’ambito della seconda giornata di formazione politica tenutasi a Salerno ed organizzata dal Ministro per le Pari Opportunità On. Mara Carfagna.

In questo modo il procedimento si potrebbe fare rapidamente con legge ordinaria e risultare vittorioso e magari l’intera Provincia di Salerno potrebbe diventare la terza provincia della Lucania.

E’ questa la sola via da percorrere!





Presidente Comitato Grande Lucania

Arch. Tiziana BOVE FERRIGNO


-Vallonotizie24-

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