Antonio Bianculli, Consigliere Comunale di Montesano sulla Marcellana ed esponente di Sinistra Ecologia e Libertà Vallo di Diano, interviene sulla questione rifiuti nel Vallo di Diano.


La vicenda Egon è stata solo oggetto di strumentalizzazioni da parte di PD e PDL.
Occorre un’alternativa radicale alla gestione attuale del ciclo rifiuti che metta al centro i cittadini- utenti e le imprese.

La questione Ergon ha fatto emergere una crisi strutturale nel sistema di gestione del ciclo rifiuti, soprattutto rispetto all’incapacità della maggior parte dei comuni del Vallo di Diano di prospettare politiche alternative rispetto a quelle attuali, che mettano al centro il cittadino-utente, le imprese e l’economicità del servizio.

Una chiara evidenza in tal senso proviene dal Comune di Montesano, dove la giunta di centro-destra che si è affrettata a difendere il commissario Siano, ha approvato delle tariffe TARSU per il 2011 che sfidano ogni logica di equa distribuzione dei tributi tra i contribuenti e, di fatto, disincentivano i più virtuosi. La delibera approvata dalla Giunta prevede la medesima fascia tariffaria per le abitazioni e per i ristoranti, che é pressoché la metà di quella prevista per gli studi professionali. Un “papocchio monumentale” quello di Montesano, che mette a nudo le vere motivazioni che hanno acceso gli animi delle parti politiche intervenute nelle ultime settimane: non la volontà di cambiare con i fatti una situazione drammatica, ma la mera ricerca di visibilità mediatica per affondare colpi alla controparte politica.

La vicenda Ergon è stata oggetto di strumentalizzazioni da parte dei principali partiti, che hanno trasformato questo enorme problema in un campo di battaglia politico: sia il PD che il PDL si sono affrettati a mettere la propria bandierina sul presidio dei lavoratori Ergon alla ricerca di consensi. Questi ultimi sono le vere vittime (insieme ai contribuenti) di questa bagarre politico-giudiziaria: come se non bastassero le vessazioni subite fino ad oggi subite vogliono anche “punirli” per avere giustamente scioperato, addebitando loro i costi di vigilanza sostenuti da Ergon durante il presidio. Siamo al grottesco!

Fermo restando l’obbligo da parte dei dirigenti Ergon a cedere il passo alla gestione Siano, legittimata da una sentenza del TAR in forza di una scellerata legge che affida la gestione dei rifiuti alle province, occorre cambiare totalmente approccio alla gestione del ciclo rifiuti.

I comuni devono assumere un ruolo di primo piano nella gestione rifiuti, attraverso la rimodulazione delle tariffe (che devono puntare ad incentivare la differenziata) e adottando gradualmente il compostaggio domestico e di quartiere (che in un area a bassa densità abitativa come la nostra è la soluzione più economica ed efficace). Solo assumendo nuove prospettive che vedano nella gestione del ciclo rifiuti un’opportunità, si può garantire un servizio economico ed efficiente a vantaggio dei contribuenti.

Gli strumenti per cambiare esistono, ma si deve rinunciare alle lotte politiche strumentali e parlare con i cittadini, con chi ha competenze e capacità per progettare politiche di riduzione, riciclo e riutilizzo dei rifiuti. Sinistra Ecologia e Libertà si impegnerà a farlo in tutte le sedi istituzionali in cui è presente e sostenendo con forza le tante iniziative che provrngono dal basso, come ad esempio dal mondo dell’associazionismo; ma anche dalle imprese che possono giocare un ruolo chiave in questo scenario. Auspichiamo che gli amministratori del Vallo di Diano facciano altrettanto, nell’interesse dei cittadini tutti.

Antonio Bianculli

-valloweb-

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