Sassano: privati donano documenti storici al comune


Negli ultimi tempi il comune di Sassano, ha ricevuto dai alcuni documenti storici del 1700.
“Ci sono tanti tesori preziosi, nascosti, sparsi per tutta l’Italia, che raccontano la Storia di Sassano, importanti per conoscere il passato del nostro paese. Queste donazioni sono un ulteriore e importante riscontro dell’apprezzamento verso Sassano” ha dichiarato il primo cittadino del paese delle orchidee , il Dott. Tommaso Pellegrino. Tra i documenti ricevuti c’è ne sono un paio molto importanti. Il primo donato dalla famiglia de Benedictis, un manoscritto originale del '600 che dal venir meno dei sanseverino, metà del 500, all’avvento dei calà, metà del 600, che va individuata a sassano la presenza delle tre famiglie che, nei secoli successivi, finirono per dominare la vita socio-economica di sassano: ferri, sabini, de Benedictis, e la loro venuta e da spiegarsi con matrimoni e parentele con famiglie nobili del luogo. Il manoscritto, consegnato dal Ing Giulio de Benedictis, è una concessione fatta dal Duca, il Conte Carlo don Girolamo al popolo Sassanese, cioè la donazione del forno baronale, per cuocere il pane , che per l’epoca rappresentava una vera conquista sociale importante, infatti, allora era proibito avere un forno familiare o personale, se non nobile. L’altro manoscritto datato 1775, donato dalla famiglia dell’Avv. Giovanni De Paola di Teggiano , riporta la descrizione della Fiera di Silla, la più importante fiera di animali del Feudatario Stato di Diano. Dai documenti storici tra il 1700 e l’1800 la popolazione è di quasi 6000 abitanti.(attualmente sono 5200 residenti). Se si escludono quelle poiché famiglie che vivevano nell’agiatezza, tutto il resto si trovava in condizione economiche ben misere. L’unica categoria che non si trovò ad affrontare problemi di miseria fu quella dei pastori che rispetto agli altri potevano permettessi una certa agiatezza. Questi pastori diedero l’avvio ad un’attività produttiva, quale quella dei formaggi che ancora oggi caratterizza la vita economica del nostro paese. Da documenti dell’epoca risulta addirittura che alcuni proprietari di armenti pastorizzi fittavano terreni in Puglia per potervi pascolare durante l’inverno ed alcuni di questi greggi arrivavano fino a 5000 pecore ed ancora nel 1800 da documenti di dogana risulta che Sassano era al primo posto per quanto riguardava l’acquisto del Sale necessario al foraggio per i greggi.
La donazione, di questi atti storici rappresenta un vero gesto di grande generosità e altruismo, poiché costituisce un essenziale e imprescindibile interesse pubblico per la fruizione e conservazione del patrimonio culturale.

MICHELE D’ALESSIO

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