Sala Consilina (SA) : Il Presidente del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano :“600 mila euro per il Tanagro


 “Da gennaio aspettiamo che arrivino 600mila euro stanziati con decreto a fine Dicembre 2010 da parte della Regione per mettere in sicurezza almeno i quattro punti di rottura più gravi dell’argine del fiume Tanagro. Per poter invece mettere in sicurezza l’intero corso d’acqua sono necessari undici milioni di Euro”.


Inizia con queste parole lo sfogo di Franco Alliegro, Presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano che negli ultimi mesi si è visto più volte tirato in ballo per responsabilità che invece non sono addossabili all’ente consortile che sulla manutenzione del fiume Tanagro non ha competenza.

“La manutenzione del corso d’acqua spetta alla Regione ed allo Stato – ha spiegato il presidente Alliegro – e non al Consorzio di Bonifica che invece è tenuto ad occuparsi della manutenzione del reticolo scolante secondario come ad esempio i canali ed i torrenti”.

Ad accendere di nuovo la polemica sul mancato ripristino degli argini danneggiati dall’alluvione dello scorso Novembre sono state le piogge degli ultimi due giorni che, anche se di lieve portata, hanno causato diversi allagamenti nelle zone in cui si trovano gli argini maggiormente danneggiati (Caiazzano tra i comuni di Padula e Sassano e Sant’Agata e San Giovanni nel comune di Sala Consilina). In totale i punti di rottura sono diciotto.

“Da metà Novembre – ha sottolineato Alliegro – stiamo facendo continui solleciti alla Regione affinchè faccia arrivare i soldi necessari per poter mettere in atto almeno gli interventi più urgenti. Anche il genio civile ha fatto un sopralluogo e anche le loro verifiche hanno confermato che almeno in quattro punti sono necessari interventi di somma urgenza, però nonostante ciò non si capisce perché questi 600mila Euro fino ad oggi sono rimasti solo sulla carta.

Tra l’altro i progetti per i lavori da compiere sono già esecutivi e cantierabili mancano soltanto i soldi”. Alliegro rispedisce al mittente le accuse di inerzia dell’ente di bonifica. “Nonostante noi non fossimo tenuti a farlo visto che il Tanagro non rientra tra le nostre competenze – spiega – abbiamo speso con grande sacrificio novantamila Euro per la posa di massi destinati a chiudere le falle nei punti maggiormente critici e questo per cercare di evitare problemi ai proprietari dei terreni che si trovano lungo il fiume. Alla Regione è stato più volte segnalato che così come stanno le cose basta una pioggerellina per causare allagamenti, prova ne è ciò che sta accadendo in questi giorni”.

- Erminio Cioffi - ondanews.it -

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