Vallo di Diano: il maltempo non ci abbandona, le istituzioni si



Uguali sostegni alle regioni colpite dal maltempo - ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, che Martedì 23 novembre ha visitato oggi le zone alluvionate della provincia di Salerno (precisiamo solo la piana del Sele ) - Riterrei molto ingiusto che, a fronte degli ingenti danni provocati dal maltempo nelle scorse settimane, si verificassero differenze nei sostegni finanziari alle diverse regioni che continuano a essere colpite giorno dopo giorno". Fino ad adesso le differenze ci sono state e si vedono … nella breve tregua o clemenza del Tempo, abbiamo visitato anzi rivisitato i luoghi alluvionati, mentre il Comune di Sala Consilina fa la conta dei danni causati alle aziende, che si sono verificati nei giorni scorsi, causati dallo straripamento del fiume Tanagro. Il maltempo che avversa sull'intero territorio del Vallo di Diano da giorni, continua a preoccupare; non si prevedono dei miglioramenti meteorologici, anzi dalle previsione del Dipartimento della Protezione Civile, nei prossimi giorni, si ha tempo nuvoloso o molto nuvoloso con piogge o rovesci sparsi. I fenomeni risulteranno anche a carattere temporalesco sulle regioni tirreniche. Per questo vi è fondato timore, anche in ricordo dell' alluvione dei giorni scorsi, del 1993 o del 1985 per parlare delle più recenti. E’ noto a tutti (anche ai maggiori Enti di tutela Territoriali) che da uno studio fatto nel 2006 da Nicoletta Santangelo, Antonio Santo e Paola Isabella Faillace (Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli - Dipartimento di Ingegneria Geotecnica) sulla Valutazione Della Pericolosità Alluvionale delle Conoidi (in geologia: conoide alluvionale o cono alluvionale è un corpo sedimentario costituito da un accumulo di sedimenti clastici, con forma caratteristica a ventagli, sono situate tipicamente nella fascia di raccordo tra la montagna e la pianura, la cosiddetta fascia pedemontana) del Vallo Di Diano, il rischio alluvioni è molto alto, tanto che dei 27 Conoidi controllati la maggior parte rientrano tra le classi H3 e H4 ( sono state definite quattro differenti classi di pericolosità comprese tra un alto grado (H4) ed un basso grado H1). La maggior parte delle conoidi studiate ricade nelle classi H4 ed H3 e per almeno 8 di esse sussistono anche situazioni di alto rischio, legate all’interazione con centri urbani e altre infrastrutture, tra cui quelli di Sala Consilina che presentano i punti più critici in cui possibili esondazioni potrebbero raggiungere la rete autostradale e il fiume Tanagro, da ciò possiamo dedurre facilmente la friabilità del nostro territorio. Si, la stessa zona, che abbiamo percorso stamattina, certo la situazione, anche se molto lentamente sta migliorando, anche se negli occhi e nella testa della gente, resta sempre la paura, il terrore, lo spavento…e in questi giorni, queste sensazioni si moltiplicano ancora di più, perché permane incancellabile ancora la paura del terremoto dell’80. “…nonostante la buona volontà del Consorzio di Bonifica - ci dicono gli allevatori della zona Sant’Agata e San giovanni di Sala Consilina - ci sono, ancora, corsi d’acqua imbrigliati, lasciati invasi da detriti d’ogni genere, spesso usati come discariche. Le barriere provvisorie del Consorzio posizionate nei giorni scorsi sull’argine del fiume Tanagro, non hanno retto e i terreni circostanti si sono allagati; in alcuni punti il Tanagro è al limite dei livelli di guardia. Abbiamo superato il limite, a parte qualche piccolo lavoretto di pulitura, non si è fatto niente, il personale degli Enti, come il Consorzio, il comune, la Comunità Montana , va e viene, avanti e indietro, però come vedete i fiumi sono tutti sporchi…ci dicono solo che ancora non possono far niente…” Lasciati gli allevatori, nella comprensibile rabbia, ci mettiamo in contatto con qualche Ente di competenza, che con molta gentilezza e disponibilità ci fanno sapere (sia il Consorzio che la C.M. )“…comprendiamo la rabbia dei contadini, soprattutto, quelli che hanno perso tutto, ma stiamo lavorando seriamente, i danni sono ingenti e la burocrazia è tanta. Per la messa in sicurezza del Tanagro e la manutenzione non abbiamo ricevuto ancora nessuna autorizzazione ad intervenire dalla Regione Campania, essendo il Tanagro un fiume ad interesse Regionale è il Governo Regionale che deve autorizzare sia l’Ente ad intervenire e sia il finanziamento da attuare. Noi, attualmente, stiamo momentaneamente tamponando la situazione al meglio…e prendendo colpe che non meritiamo…” Ci chiediamo ma quanto tempo ancora dovrà passare, per avere l’autorizzazione ad intervenire? Anche se tra una lite e l’altra è già da tempo che è stato dichiarato lo stato di calamità da parte del Ministero? Stando a voci ufficiali ed esperte ci voglio ancora 50- 60 giorni ( cioè non prima dell’anno nuovo) per iniziare i lavori di ripristino del Tanagro. Eppure a noi sembra palese chi deve intervenire, leggendo lo statuto tra le funzioni dell’Ente che riportiamo integralmente - Art. 4 – Funzioni - Il Consorzio esplica le funzioni ed i compiti che gli sono attribuiti dalle leggi statali e regionali, ovvero che siano comunque necessari per il conseguimento dei propri fini istituzionali.
In particolare provvede a:

a) la sistemazione e l'adeguamento della rete scolante, la captazione, raccolta, provvista, adduzione e distribuzione d'acqua ad usi prevalentemente irrigui, nonché la sistemazione, regimazione e regolazione dei corsi d'acqua di bonifica ed irrigui ed i relativi manufatti;
…………………………………….
q) la realizzazione degli interventi e dei ripristini conseguenti a danni discendenti da calamità naturali o eccezionali avversità atmosferiche;
Ritornando alle parole di Galan"…Uguali sostegni alle regioni colpite dal maltempo”, direi forse lo Stato non fa differenza tra le Regioni, ma la Regione fa ed ha sempre fatto differenza tra i territori, anche in quelli colpiti dal maltempo.

MICHELE D’ALESSIO

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