Polla (SA) : Continua la caccia ai due ragazzi che sabato mattina hanno aggredito uno studente di 17 anni



Continua la caccia ai due ragazzi che sabato mattina hanno aggredito uno studente di 17 anni residente a Pertosa davanti all’ingresso dell'istituto alberghiero di Sant'Arsenio.Per ora l’unica cosa certa è che i due aggressori non sono degli studenti dell’alberghiero.I due lo hanno colpito violentemente e ripetutamente con calci e pugni e poi si sono allontanati indisturbati lasciando il 17enne a terra insanguinato e stordito per le percosse ricevute.Il giovane, fortunatamente, nonostante la violenza dei colpi subiti non ha perso i sensi. I soccorritori lo hanno quindi trasportato al pronto soccorso del vicino ospedale "Luigi Curto" di Polla dove i medici, dopo aver medicato le escoriazioni riportate, ne hanno disposto il ricovero per una sospetta frattura al setto nasale.

Le sue condizioni non destano preoccupazione anche se il ragazzo probabilmente nella giornata di oggi dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico per la riduzione della frattura riportata al setto nasale. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo, che frequenta il quarto anno dell’istituto Alberghiero “Sacco” se ne stava tranquillo a chiacchierare con alcuni amici quando all'improvviso sono arrivati i due aggressori che, dopo averlo insultato, lo hanno prima spintonato e poi aggredito con calci e pugni.Fondamentali per identificare i due teppisti saranno le testimonianze degli studenti che si trovavano davanti alla scuola al momento dell'aggressione.Il movente potrebbe essere una ragazza contesa o un torto subito da uno degli autori del raid punitivo.Ancora una volta l’istituto alberghiero, anche se questa volta in maniera indiretta, si ritrova al centro di una vicenda di cronaca.

Poco più di due anni fa infatti, un professore originario di Potenza era finito ai domiciliari con l’accusa di molestie sessuali e minacce ai danni di alcune studentesse minorenni che frequentavano l’istituto.Le molestie, stando a quanto emerso dalle indagini, erano avvenute durante le lezioni. Il professore a marzo di quest’anno è stato condannato in primo grado a due anni e cinque mesi di reclusione.

(Erminio Cioffi)

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