La lettera ai cittadini salesi del vice sindaco Gelsomina Lombardi dopo le polemiche su concomitanza di due eventi


Di seguito la lettera indirizzata ai cittadini di Sala Consilina e firmata dal vice sindaco Gelsomina Lombardi dopo le polemiche in merito alla concomitanza della festa di San Rocco e di un evento privato: “Una bionda in due” in località Costantinopoli organizzata dall’associazione Garum. Una festa patronale quindi e una di un’associazione privata. La prima inserita dal Comune nel manifesto estivo degli eventi e la seconda organizzata dopo. Questa sovrapposizione ha creato polemiche e malumori anche perché il secondo evento si è svolto in una cava che appartiene alla famiglia del vice sindaco di Sala Consilia, Gelsomina Lombardi. “Ai cittadini Salesi Mi sorprende che l’avvio di una nuova attività nel nostro territorio comunale, sia stato accolto con tanto Interesse e Clamore. In questi anni di impegno politico ho mostrato entusiasmo ed ho sempre plaudito, quando iniziative nuove ed originali sono state messe in campo dagli operatori economici locali, soprattutto quando queste si rivolgono al settore ricettivo – ricreativo, per diversificare e potenziare l’offerta sul territorio comunale. Quando queste, poi, recuperano luoghi della nostra città che, fino al momento prima dell’apertura, erano luoghi trascurati per ragioni diverse, ma con grandi potenzialità, su iniziativa di coraggiosi operatori economici privati, che hanno ancora l’entusiasmo di investire e credere nella nostra Città, e tanti potrebbero esserne gli esempi, non posso che accoglierle con interesse. Pertanto, l’Interesse lo plaudo. Valorizzare il patrimonio immobiliare, attraverso la locazione, la vendita o altra forma giuridica, credo sia consentito a tutti, soprattutto quando il mantenimento contributivo, dovuto per legge allo Stato, in un momento economico difficile, consta sacrifici da parte delle famiglie italiane. Avviare o diversificare l’attività privata da parte di qualsiasi cittadino, anche di chi ha un familiare impegnato politicamente, credo sia ancora consentito in uno Stato di diritto, soprattutto quando tale attività è avviata con fondi propri. Pertanto, il Clamore non lo plaudo e non lo comprendo. E’ stato, d’altro canto, utile leggere in questi giorni quale fosse l’origine antropologica delle “Sagre”, così per far comprendere meglio quelle iniziative che non lo sono e che non aspirano ad esserlo. E’ stato utile comprendere che l’impegno politico viene ancora inteso come una conquista del potere e come un mezzo esclusivo per raggiungere fini personali e lucrativi, così da ben distinguere chi intende la politica non come un gioco di forza o di potere, ma un impegno verso l’alto senso del dovere a cui si è stati chiamati dai cittadini, nel rispetto dell’etica e delle leggi in primis come persona e poi da parte dei familiari, dai quali si pretende un rispetto ancor più rigoroso, visto che la cultura politica diffusa affonda le sue radici in quella prima Repubblica, dove si aprivano porte, si favorivano famiglie e amici; ma, in quegli anni, ero ancora impegnata ad ascoltare i racconti delle favole. E’ stato, altresì, utile apprendere quanto sia importante rispettare ed incentivare le feste religiose, sia quella del Santo Patrono che quelle rionali, così per evidenziare meglio quanto sta attuando l’Amministrazione Comunale con l’ottenimento del finanziamento POC per la valorizzazione del culto micaelico o con l’inserimento delle feste religiose nella redazione del Calendario degli Eventi estivi, oltre agli Eventi patrocinati singolarmente con le relative delibere di giunta: fatto che aveva destato tanto sdegno e che aveva lasciato sostenere che fosse una maschera per celare le mancanze, la scarsa inventiva, la fantasia carente, se non la pochezza di idee. Delle due, l’una! Essere parte di un’Istituzione significa essere al Servizio dei Cittadini, ma di tutti, proprio tutti: di quelli che con coraggio avviano nuove attività; di quelli che con coraggio le mantengono e che chiedono sempre nuovi Eventi all’Amministrazione o attendono le feste religiose come momenti che attraggono utenti a Sala per riceverne un indotto indiretto; di quelli che vogliono che Sala cresca culturalmente e politicamente, non imitando l’imbarbarimento romano, ma guardando a quei valori che concorrono ad elevare l’azione politica, alla quale e, sola a quella, può essere mossa opposizione!” GELSOMINA LOMBARDI

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