Comunità Montana Vallo di Diano. Il consigliere provinciale Imparato: “Mantengo gli impegni, lascio la Giunta” All'ordine del giorno istanza "Monte Cavallo", il consigliere regionale Borrelli abbandona la seduta

Si è tenuto ieri sera, presso l’Aula consiliare nella Certosa di Padula, il Consiglio Generale della Comunità Montana Vallo di Diano, seduta che si è aperta con un minuto di silenzio in memoria della vittime della Shoah. Dopo l’elezione all’unanimità dei due assessori, Elena Gallo e Gaetano Spano, rispettivamente consiglieri comunali di Sala Consilina e Sassano, è intervenuto il consigliere provinciale e sindaco di Padula, Paolo Imparato. “Voglio chiarire che qui non si è ostaggio di nessuno. Io ho assunto un impegno: quando nel 2014 mi candidai alla Provincia dichiarai pubblicamente che, alla luce di una candidatura condivisa (senza polemica, oggi dico che questa poi non ci fu neppure perchè si propose anche un amministratore del Vallo di Diano) – ha spiegato Imparato – avrei lasciato la Giunta della Comunità Montana. Le provinciali portarono un risultato eccellente: anche grazie agli amministratori del Vallo, sono stato il terzo eletto“. Molto dure le sue parole riguardo la situazione del Consorzio Salerno 3: “Sono abituato a mantenere gli impegni. Avevo tracciato un percorso che, purtroppo, si è concluso a metà. Da troppi anni la Comunità Montana cambia e si rinnova, a differenza degli altri Enti. Mi riferisco al Consorzio Salerno 3, a cui ho chiesto la legittimazione dell’Assemblea – ha sottolineato il sindaco di Padula – Non è possibile che il consuntivo venga votato da uno o due Comuni. Ho chiesto la modifica dell’articolo 12 per legimittare i 12 soci fondatori. Si discuterà anche del Consiglio d’Amministrazione e, come il coordinatore territoriale del Pd è riuscito a trovare un equilibrio comprensoriale, così succederà anche per il Consorzio e il Gal”. All’ordine del giorno anche l’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi denominata “Monte Cavallo”. Presenti alla seduta, tra gli altri, rappresentanti del Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano, del Comitato “Se non ora quando”, il prof. Franco Ortolani, Gabriella Alfano, Presidente Ente Riserve Naturali Regionali “Foce Sele e Tanagro” e “Monti Eremita Marzano”, il giornalista Maurizio Bolognetti, che hanno, insieme agli amministratori, ribadito il “no” deciso alle trivellazioni petrolifere. I Consigli comunali, nelle prossime settimane, delibereranno sull’argomento, come già deciso nella Conferenza dei Sindaci della scorsa settimana, mantenendo alta l’attenzione insieme ai cittadini e alle Associazioni. “Sui Monti della Maddalena e sui serbatoi naturali di acqua potabile costituiti da rocce carbonatiche fratturate e carsificate non è pensabile perimetrare aree di ricerca petrolifera, devono essere esclusi “a priori” come zone “off limits” per attività inquinanti – ha sottolineato il prof. Ortolani – Gli acquiferi carbonatici sono monumenti della natura, veri e propri “Santuari dell’Acqua Potabile”. Presente all’incontro anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha abbandonato la seduta, poichè ha sostenuto di non essere stato invitato ad intervenire. Il Presidente Accetta ha dichiarato di aver salutato il consigliere, assicurando che, tra i vari interventi, avrebbe sicuramente riservato il giusto spazio anche a Borrelli su temi importanti per il territorio, come quello delle trivellazioni. – Filomena Chiappardo ondanews –

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