Regione Campania: sbloccati i fondi per i malati di SLA

La Regione Campania sblocca 23 milioni di euro provenienti dal Fondo per le Non Autosufficienze 2013, destinati all’assistenza domiciliare per i malati gravi, tra cui le persone affette da SLA che in Campania sono più di 400. La decisione è scaturita da un incontro tra l’Assessore regionale alle Politiche sociali, Bianca D’Angelo, e l’ AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, che da 32 anni sostiene le persone con SLA e la ricerca su questa malattia. Su richiesta di AISLA, la Regione si impegna ad erogare automaticamente i contributi ai malati di SLA gravi, che non possono più muoversi, alimentarsi e respirare autonomamente, eliminando per loro l’obbligo di sottoporsi alle visite mediche periodiche di controllo che le Asl effettuano per capire chi ha diritto all’FNA; ulteriore impegno della Regione è quello di verificare la corretta e puntuale erogazione delle risorse alle famiglie. La Regione ha accolto anche la richiesta di AISLA di essere coinvolta nel processo di assegnazione dell’ FNA 2014, che sarà discusso quando sarà terminata l’erogazione dei 23 milioni dell’FNA 2013 appena sbloccati. All’ incontro in Assessorato, hanno partecipato il Direttore Generale del Dipartimento, Rosanna Romano, il Dirigente del Settore Politiche Sociali, Fortunata Caragliano, Pina Esposito, consigliere nazionale di AISLA e coordinatrice dell’Associazione in Campania, Adele Ferrara e Antonio Tessitore di AISLA Napoli-Caserta. “E’ importante che le Istituzioni si attivino con interventi a sostegno dei malati e delle famiglie che tengano conto delle loro esigenze – ha dichiarato Pina Esposito, consigliere nazionale di AISLA e coordinatrice dell’associazione in Campania – Continueremo a monitorare la situazione dell’assistenza ai malati di SLA in Campania per verificare che le persone vedano riconosciuti i loro diritti e non siano mai lasciate sole. Oggi AISLA sta aiutando oltre 300 persone con SLA in Campania grazie al lavoro dei volontari presenti in tutte le province”. - ondanews –

Commenti